Ogni tanto una buona notizia: è stato creato un nuovo fondo di garanzia dedicato alle PMI che operano in settori come architettura, design e beni culturali. Si tratta di una nuova iniziativa europea che incoraggia le varie attività culturali e creative ed è a tutti gli effetti l’operazione più rilevante in termini di accesso al credito mai realizzata dedicata a queste categorie professionali.
Attivato in Italia il nuovo Fondo di Garanzia CCS Guarantee Facility per l’accesso al credito delle imprese italiane coinvolte in settori come architettura, design e beni culturali. Un accordo che rientra nell'insieme di iniziative per aiutare le imprese del Piano Juncker. L’iniziativa è gestita dal FEI in collaborazione con Cassa depositi e prestiti (CDP) in quanto Istituto Nazionale di Promozione che si occuperà di sviluppare un portafoglio di contro-garanzie in favore del Fondo PMI per un valore di 200 milioni di euro.
L’Unione Europea con l’introduzione della CCS Guarantee Facility ha voluto promuovere uno strumento di supporto per la concessione di nuovi finanziamenti alle imprese coinvolte in attività come architettura, archivi e biblioteche, artigianato artistico, audiovisivo, beni culturali, design, festival, musica, arti dello spettacolo, editoria, radio e arti visive.
Le PMI che si occupano di attività culturali e creative solitamente sono penalizzate da una carenza di finaziamenti ad essi riservati perché interessano un mercato ristretto e sono soggetti poco conosciuti dai finanziatori. L’iniziativa si inserisce all’interno del programma europeo “Europa Creativa” e si tratta di fondi utili per finanziare nuovi investimenti o per incrementare il capitale.
Le imprese che vogliano usufruire di questa nuova garanzia sui finanziamenti possono rivolgersi alla propria banca o al proprio Confidi. Attraverso di essi si potrà avviere la richiesta usufruendo di questa nuova opportunità. Per ottenere l'esito bisognerà attendere in media una settimana lavorativa.
Il settore culturale e creativo conta oltre 7 milioni di persone impiegate. In termini economici, pur trattandosi di un settore di nicchia, rappresenta oltre il 4% del PIL. L’obiettivo è coinvolgere sempre più imprese nel programma, potrebbero essere 900 entro 6 mesi, circa 3.500 PMI coinvolte in due anni. Grazie a questa iniziativa un grande numero di imprese otterranno finanziamenti per circa 300 milioni di euro, potendo così avviare nuovi progetti e sviluppare la propria attività.
