Come abbiamo già visto settimana scorsa, alcune novità relative al Superbonus 110% sono state inserite all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza inviato alla Commissione Europea. I fondi per finanziare le modifiche non arriveranno però dal Recovery Fund ma dovranno subentrare altre risorse. Nel frattempo è stato approvato dal Senato un maxiemendamento al ddl di conversione in legge del Decreto Sostegni. Il provvedimento deve ancora ricevere il parere favorevole dalla Camera entro il 21 maggio. Vediamo quali degli emendamenti sono stati inseriti e quali no.
Uno dei temi più dibattuti è sicuramente l’estensione del Superbonus 110% al 2023, annunciata con il PNRR. La proroga però non è ancora stata approvata e non è stata inserita tra gli emendamenti al decreto Sostegni. Bisogna quindi attendere nuovi aggiornamenti in merito.
Non viene lanciata per il momento neanche l’estensione del Superbonus 110% proposta dal Senato per professionisti ed imprese, alberghi ed edifici diruti senza impianto di riscaldamento.
Un’altra questione aperta è quella relativa alle semplificazioni relative alle procedure necessarie per ottenere il Superbonus 110%. Tra le proposte figurano la limiotazione delle asseverazioni dei professionisti ai soli titoli abilitativi rendendole così una pratica più semplice e la CILA in sanatoria per piccole opere e la possibilità di avviare lavori agevolati con pratiche di sanatoria pendenti.Anche in questo caso bisogna attendere la pubblicazione di nuovi decreti.
La possibilità di usufruire dell’opzione per la cessione del credito o dello sconto in fattura anche per il Bonus mobili per il momento non è stata inclusa nel provvedimento per mancanza di fondi. Non è detto però che presto le cose non cambieranno.
Tra le modifiche principali al Superbonus da sottolineare il cambiamento sull’IVA non detraibile che viene inclusa nelle spese ammesse alla straordinaria detrazione fiscale al 110%. Una buona notizia per imprese e professionisti in quanto soggetti passivi IVA.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale anche il Decreto-Legge n°59 del 6 maggio 2021 dal titolo “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti” in cui compaiono nuove scadenze aggiornate per poter usufruire del Superbonus 110% a seconda della tipologia di edificio. Si modifica così l’art. 119 del Decreto Rilancio.
La data limite per avere accesso alla detrazione fiscale è spostata dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2022 per le persone fisiche (al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione) che effettuano lavori su edifici formati da 2 a 4 unità immobiliari indipendenti a condizione che alla data del 30 giugno 2022 abbiano realizzato almeno il 60% dell’intervento.La stessa scadenza si applica ai lavori realizzati in condominio.
Arriva al 30 giugno 2023 la scadenza per gli IACP (istituti autonomi case popolari), indipendentemente dal SAL, con la possibilità di avere un’estensione di ulteriori 6 mesi arrivando quindi al 31 dicembre 2023.