Arriva il nuovo prezziario per interventi relativi al Superbonus 110%, un provvedimento che ha l’obiettivo di controllare i prezzi. Questo aggiornamento si inserisce tra le misure attuate del governo per frenare l’aumento dei costi, così da non ostacolare i vantaggi di un’agevolazione fiscale così importante come il Superbonus.
Il nuovo prezziario per le asseverazioni sulla congruità dei prezzi in ambito Superbonus è contenuto in un nuovo decreto firmato dal Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e previsto dalla legge di Bilancio. Al momento non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma il contenuto è stato messo in circolazione da diversi organi di stampa.
Il decreto definisce i costi massimi specifici agevolabili ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese per alcune categorie di lavorazioni agevolate con il Superbonus, integrando l’Allegato I al decreto MiSE del 6 agosto 2020.
Le indicazioni contenute nel Decreto sono utili per determinare le tariffe degli interventi relativi al Superbonus. Il nuovo prezziario va utilizzato per realizzare le asseverazioni della congruità delle spese, sia in caso sia di fruizione diretta della detrazione sia quando si esercita l’opzione della cessione del credito o dello sconto in fattura.
I nuovi massimali di prezzo individuati vanno ad aggiornano quelli vigenti, con un aumento ci circa il 20% per adeguarsi all’inflazione e all’aumento dei costi delle materie prime. Le nuove tariffe vanno applicate a partire da dopo 30 giorni dalla pubblicazione del provvedimento in Gazzetta Ufficiale.
Le misure contenute nel decreto si applicano agli interventi per i quali il titolo edilizio è stato presentato successivamente alla data di entrata in vigore del provvedimento.
Per gli interventi elencati all’interno del nuovo prezziario sono ammessi alla detrazione anche gli oneri per le prestazioni professionali connesse, così come quelli per la redazione dell’attestato di prestazione energetica APE e dell’asseverazione.
Viene specificato che tali prezzi non sono omnicomprensivi di ulteriori costi, in modo da tenere conto dell’eterogeneità dei possibili interventi. Non vengono coperte dunque formule come i lavori chiavi in mano.
I costi massimi specifici aggiornati con questo decreto del MiTE saranno rivisti annualmente. L’aggiornamento dei costi massimi dovrà essere realizzato in funzione all’andamento dei bonus edilizi e dei costi di mercato. La prima revisione è prevista entro il 1° febbraio 2023 e successivamente ne sarà eseguita una ogni anno.
Nel decreto MiTE non sono state inserite alcune voci per le quali si rimanda ai i prezziari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome o ai listini delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti o ai prezziari della casa editrice DEI.
Anche per le voci non incluse nell’allegato al decreto sarà indispensabile l’asseverazione della congruità delle spese realizzata da un tecnico abilitato. L’intento naturalmente è quello di evitare speculazioni.
Inoltre, sono esclusi dal nuovo prezziario una serie di costi come quelli di fornitura, installazione, posa in opera, dismissione e interventi complementari. Non sono compresi neanche IVA e prestazioni dei professionali connesse.