Orientarsi verso un modo di lavorare green, con riduzione dei consumi energetici ed emissioni nocive è un obiettivo condiviso da molte imprese. Dal punto di vista teorico sembra quasi scontato essere orientati in questa direzione, ma un aspetto da non sottovalutare è l’impegno economico necessario per attuarlo.
Per questo motivo, se hai in progetto di dare una nuova spinta alla tua impresa, vale la pena approfittare dei finanziamenti che coinvolgono la green economy. In questo momento sono attivi diversi bandi europei o regionali, da nord a sud, mentre alcune banche offrono interessanti proposte di investimento. Opportunità da non lasciarsi sfuggire per rendere ancora più sostenibile la propria attività.
Probabilmente hai chiaro il concetto di economia verde che prevede l’adozione di misure per ridurre le emissioni di CO2, ma conosci la blu economy? Si tratta di un nuovo modello economico più avanzato che punta a raggiungere risultati più avanzati, con l’obiettivo di ottenere un ecosistema sostenibile ed arrivare ad emissioni zero di CO2. Questo nuovo sistema prevede l’implementazione di nuove misure come il riutilizzo delle materie di scarto per evitare sprechi ed ottimizzare i costi. I rifiuti divengono così una risorsa da sfruttare nuovamente nei processi della propria impresa o da cedere a terzi.
Sono varie le iniziative predisposte dall’UE per promuovere lo sviluppo di imprese green all’interno del programma “Strategia EU 2020”. A partire dal 2014 è stato avviato il grande progetto Horizon 2020 dedicato al rilancio della ricerca e dell’innovazione all’interno dell’Unione europea. Si tratta di un programma di investimento che punta ad una crescita sostenibile, inclusiva ed intelligente che porti dei benefici all’economia europea grazie allo sviluppo scientifico e tecnologico. Questo grande programma è aperto alle piccole e medie imprese purché siano orientate all’internazionalizzazione e siano in grado di sviluppare un progetto di eccellenza nel campo dell’innovazione ad elevato impatto economico.
Un bando per le PMI della Regione Lombardia
La Regione Lombardia ha pubblicato un bando con scadenza 31 marzo 2022 che incentiva le piccole e medie imprese alla realizzazione di diagnosi energetiche (fino a 8.000 €) o all’adozione di un sistema di gestione dell’energia che sia conforme alla norma ISO 50001 (fino a 16.000 €).
Si tratta di contributi a fondo perduto destinati alle PMI della regione con cui vengono finanziate al 50% le spese sostenute per conseguire l’efficientamento energetico delle loro sedi e si rivolge in particolare alle imprese che hanno consumi energetici consistenti.
Il contributo può essere richiesto da imprese che si occupano di attività di estrazione di minerali da cave e miniere o attività manifatturiere (codice Ateco B o C).La regione Lazio mette a disposizione 11 milioni di euro
Si rivolge alle PMI aderenti alle APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate) regionali e che operano degli investimenti per la riduzione dei gas serra, dei consumi energetici e per il contenimento dell’impatto ambientale derivato da processi produtttivi. Tra gli interventi che permettono di accedere al bando ci sono le opere per incrementare l’efficienza energetica, la riduzione di emissioni inquinanti, il riciclo ed il riutilizzo di residui di lavorazione.
Il finanziamento a fondo perduto proviene dai fondi europei Por-Fesr 2014-2020 e sarà assegnato sulla base di una graduatoria. Le domande possono essere trasmesse dal 28 aprile al 9 luglio 2020.Efficientamento energetico per le PMI del Veneto
Gli stessi fondi (Por-Fesr 2014-2020) sono stati messi a disposizione dalla Regione Veneto per le PMI e le microimprese attraverso un bando per l’erogazione di contributi finalizzati all’efficientamento energetico delle PMI. Le domande potranno essere presentate dal 15 aprile al 10 settembre 2020.
Le spese finanziabili dal bando includono i costi per l’acquisto di macchinari e impianti incluse le spese di montaggio e allacciamento, costi per lavori edili o impiantistici connessi al programma di investimenti, costi per diagnosi e certificazioni energetiche.
Anche alcuni istituti di credito promuovono dei finanziamenti agevolati per imprese e professionisti che si impegnano ad avere un comportamento sostenibile.
Una dimostrazione di quanto per loro sia importante dare un contributo concreto allo sviluppo green del paese attraverso fondi messi a disposizione delle aziende.
Crédit Agricole Italia ha stanziato 100 milioni di euro da destinare alle attività di imprese che si impegnano nel contenere l’impatto ambientale della propria attività per il bene di tutti attraverso l’impegno alla riduzione delle emissioni di CO2.
Intesa Sanpaolo propone diverse soluzioni di finanziamenti e consulenze dedicate ad imprese che investono in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili oppure in processi di efficientamento energetico.