Andando verso la prossima legge di Bilancio. pubblicata di consueto a fine anno, sono due le importanti novità fiscali presentate dal governo negli ultimi giorni. Una riguarda la riforma del catasto, l’altra l’attesa proroga del Superbonus 110%. Nonostante non ci sia ancora nulla definitivo è interessante capire qual è la direzione intrapresa.
La Legge delega sulla riforma fiscale, approvata dal Consiglio dei ministri il 5 ottobre, contiene delle linee guida per le prossime mosse. Come annunciato dal premier Mario Draghi in conferenza stampa, ad essa seguiranno i decreti delegati nei prossimi 18 mesi. Affinché sia effettiva, la Legge delega di riforma fiscale, in breve DDl Fiscale, dovrà essere approvata in via definitiva dopo il dibattito in parlamento.Per il momento si tratta di una bozza che si compone di 10 articoli ed ha come oggetto la revisione del sistema fiscale italiano. Sono le basi di un percorso che durerà fino al 2026 e che contiene interventi previsti dal Pnrr.
L’articolo 7 della nuova legge delega “Modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili e revisione del catasto fabbricati” è dedicato in sostanza a quella che si prospetta come la “Riforma del catasto”. Tutto parte da una ricerca condotta dal catasto che ha fatto emergere immobili e terreni non accatastati. Da qui la volontà di governo di avviare una sorta di censimento per scovare i beni irregolari con lo scopo di rivedere le rendite catastali. Il primo step consiste dunque in una raccolta di dati sugli immobili situati in tutto il territorio nazionale.
Verrà così avviata la modernizzazione degli strumenti di mappatura degli immobili, attualmente basati su un sistema di rendite e moltiplicatori. Con la revisione del catasto si andrà verso valori più vicini a quelli di mercato grazie all’introduzione di nuovi criteri. Gli immobili storico-artistici avranno un sistema di valori e norme specifico.I dati raccolti saranno utilizzati a partire dal 2026 ed aggiornati periodicamente.Si passa ad un nuovo sistema di calcolo basato sui metro quadrati dell’immobile e non sul numero di vani come avviene attualmente. Gli estimi oggi utilizzati per fini fiscali non forniscono dati sul valore aggiornato degli immobili perché non tengono conto dei cambiamenti che ci sono stati nel tempo. È necessario quindi adattare i parametri utilizzati.
Nell’ambito di questa legislatura non vi saranno modifiche nel regime di tassazione per i beni immobili, in quanto si tratta soltanto di una mossa che consente di avere una panoramica realistica sull’esistente. L’obiettivo è individuare gli immobili abusivi che secondo le stime ammontano a circa 1 milione. L’imu ed altre tasse che si calcolano in base alle rendite catastali non subiranno quindi variazioni da qui ai prossimi 5 anni.
L’altra importante ed attesa novità di questi giorni riguarda il Superbonus 110%. È stata infatti annunciata la proroga dell’agevolazione fiscale per i lavori di efficientamento energetico e antisismica fino al 2023.Si potranno dunque programmare gli interventi da realizzare sapendo di avere più tempo a disposizione rispetto alla data limite del 30 giugno 2022 per le abitazioni private e del 31 dicembre 2022 per i condomini.La proroga è contenuta nella “Nota di aggiornamento al documento Economia e Finanza” (Nadef) in cui sono presenti una serie di misure per il prossimo triennio.
Il Nadef non contiene invece indicazioni sul futuro degli altri bonus casa come ecobonus, bonus mobili o bonus facciate la cui detrazione maggiorata è in scadenza al 31 dicembre 2021. Si attende a questo punto la legge di Bilancio per avere le indicazioni per il prossimo anno.