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Ecovative: il mattone ecologico che viene dai funghi

10 Settembre, 2018
Denise Carulli

L’innovazione può arrivare attraverso tante strade, ad esempio sfruttando qualcosa di molto comune che fino a quel momento nessuno aveva pensato di utilizzare allo stesso modo. È il caso di Ecovative, un materiale ottenuto attraverso un utilizzo innovativo dei funghi. Un vegetale che conosciamo bene e che è in grado di dare origine ad un prodotto 100% ecologico da utilizzare in edilizia come alternativa sostenibile al cemento e altri materiali impiegati nell’architettura tradizionale. Un connubio molto interessante tra approccio tecnologico ed ecologico.

Un mattone biologico

Si tratta di un materiale particolarmente efficiente, resistente più del cemento. Perfetto per costruzioni di diverso genere basate sulla bioedilizia, si possono costruire infatti strutture portanti in questo materiale. Ecovative è inoltre resistente all’acqua e al fuoco. Caratteristiche molto buone per un materiale completamente organico e compostabile.

Come si produce

La parte eletta per la creazione del mattone Ecovative è il micelio del fungo, un'area fibrosa e molto resistente che normalmente viene considerata parte di scarto. Ecovative non ha dunque alcun impatto sull’ambiente e per la sua produzione non è necessario l’uso di energie e non ci sono emissioni di anidride carbonica. Per realizzare i mattoni si utilizza uno stampo in cui vengono inseriti gli scarti vegetali di diverse aziende agricole a cui si aggiungono i miceli di fungo. Questi ultimi crescono rapidamente sviluppando una struttura fibrosa molto compatta e in appena 5 giorni il mattone è pronto.

L’azienda 

Inizialmente si trattava di un progetto avviato in ambito universitario presso il Rensselaer Polytechnic Institute dagli allora studenti Eben Bayer e Gavin McIntyre. Il prodotto in questa fase era chiamato Greensulate. In seguito l’innovativo materiale è stato sviluppato e brevettato fino a creare nel 2007 una società, la Ecovative Design LLC con sede a Green Island nello Stato di New York

Altre applicazioni

Oltre che per la realizzazione di mattoni, Ecovative è un valido sostituto della plastica da sfruttare ad esempio nell’ambito del packaging per realizzare confezioni di alimenti e altri prodotti. Si sta lavorando sullo sviluppo del materiale e sono già disponibili per l'acquisto una serie di prodotti come vasi, scatole, lampade e piccoli mobili. Il settore del design e dell’arredamento è infatti un altro campo in cui Ecovative può essere ampiamente sfruttato.

Ecovative al MoMA di New York

Il mattone a base di funghi è stato protagonista di un’installazione al MoMA di New York nell’estate 2014. Si trattava di una torre chiamata Hy-Fi Mushroom Tower progettata dagli architetti dello studio The Living, alta 13 metri per la quale sono stati impiegati 10.000 mattoni Ecovative. Al suo interno sono stati organizzati diversi eventi per tre mesi, al termine la struttura è stata smontata e i mattoni sono stati compostati. 

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