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Detrazione al 110%: come orientarsi fra gli interventi possibili

15 Settembre, 2020
raffaela

Il nuovo superbonus configura - secondo un dato riferito dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili - 27 diversi profili di intervento. Ecco qualche esempio delle “soluzioni” di retrofit possibili

Superbonus al 110%: incrociando gli interventi trainanti e trainati e le tipologie di edificio che sono toccate dalla detrazione straordinaria sono oltre 27 gli scenari di intervento possibili. La simulazione è stata resa nota nel corso di un webinar che si è svolto la scorsa settimana a Brescia, organizzato dall’Ordine degli Architetti e Paesaggisti locale: a riferirlo è stato il ragionier Enrico Massardi di Ance Brescia.

Detrazione al 110%: come orientarsi fra gli interventi possibili

Cosa prevede il superbonus al 110%

La misura - lo ricordiamo - è stata introdotta in estate dal decreto Rilancio (Dl 34/2020, convertito dalla legge 77). Per la prima volta una detrazione fiscale arriva a coprire interamente il costo dei lavori e dà la possibilità ai committenti di avere uno sconto immediato in fattura in alternativa alla cessione del credito alle banche. La detrazione si recupera in 5 anni e si applica alle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per una serie di interventi principali (o trainanti) che sono l’isolamento termico (su almeno il 25% della superficie disperdente lorda di un edificio); la sostituzione dell’impianto termico con un impianto a pompa di calore o ad alta efficienza o il recupero antisismico della struttura. A questi interventi possono essere associati i cosiddetti lavori “trainati”, ovvero tutte le opere già oggi agevolate dall’ecobonus (ad esempio, la sostituzione degli infissi o l’installazione di schermature solari) più l’installazione di impianti fotovoltaici, eventualmente con sistemi di accumulo, e di colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Ogni lavoro prevede dei massimali di spesa, che cambiano a seconda del tipo di intervento e di edificio.

Quali sono gli scenari che potreste affrontare come progettisti

Considerato che il bonus si applica a tutti gli edifici a uso residenziale (dai condomini alle ville uni e bifamiliari, prima e seconda casa, compresi i palazzi che hanno al loro interno unità commerciali e incluse anche le villette a schiera) gli scenari di intervento che si possono affrontare sono quasi una trentina. Ma facciamo qualche esempio pratico, prendendo ad esempio anche le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate. Il vostro committente vive in un condominio. L’assemblea vota l’installazione di un cappotto termico a valere sul superbonus. Potrà il vostro cliente avviare una ristrutturazione, sostituendo gli infissi e ristrutturando i pavimenti della cucina e detrarre tutto al 110%? La risposta è no. Il superbonus potrà essere infatti utilizzato solo per la sostituzione delle finestre (comprensive degli infissi) se queste possiedono i requisiti richiesti ai sensi dell’articolo 14 del decreto legge n. 63 del 2013. A fronte di una spesa ipotizzata di 4mila euro, potrà ottenere una detrazione di 4.400 euro (110%), da utilizzare in 5 anni. Per ciò che riguarda il rifacimento dei pavimenti, il lavoro rientra nella manutenzione straordinaria e, pertanto, le relative spese danno diritto alla detrazione in misura pari al 50% delle spese sostenute, fino al limite massimo di 96 mila euro complessive (detrazione massima 48 mila) da ripartire in 10 anni.

Altro caso. Il vostro cliente abita in una villetta singola e vorrebbe effettuare la ristrutturazione e l’efficientamento energetico della propria abitazione. Potrà beneficiare del superbonus sostituendo caldaia e infissi e/o rifacendo il cappotto termico e migliorando la performance di almeno due classi. Poniamo che la spesa sia di 30mila euro per il cappotto termico) e 812mila euro per caldaia e infissi? Beneficerà di una detrazione pari al 110% da ripartire in 5 quote annuali. Ma potrà anche ampliare il sottotetto, alzando le altezze (ammesso che l’intervento sia consentito in termini urbanistici)? Lo potrà fare ma questa spesa ricadrà nella ristrutturazione, con  una detrazione pari al 50% delle spese sostenute, fino al limite massimo di 96 mila euro complessive (detrazione massima 48 mila) ripartita in 10 anni, ma scontabile immediatamente in fattura o con la cessione del credito a un istituto finanziario.. Sara abita in qualità di inquilino in una villetta a schiera, funzionalmente indipendente e con accesso autonomo, e vuole effettuare interventi di riqualificazione energetica agevolati dalla norma. Facciamo ancora un caso. Il vostro cliente è proprietario di una villetta a schiera e vuole effettuare un intervento di rafforzamento antisismico e inserire una schermatura solare. Potrà fruire del superbonus per le spese sostenute per interventi? La risposta è affermativa: i due lavori sono rispettivamente trainante e trainato.

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