Non tutto è perso. Le opzioni per la cessione del credito non saranno più limitate ad un solo passaggio. Quella che sembrava una decisione definitiva, con pesanti ripercussioni sul Superbonus 110%, è stata rivista e a partire da maggio entrano in vigore nuove modalità per la cessione del credito, seppure con dei limiti.
La cessione del credito spettante per il Superbonus 110% fin dalla sua introduzione è stata vista come una grande opportunità, sia per i clienti che per le ditte che eseguono i lavori e a loro volta hanno la possibilità di cedere il credito che non avrebbero avuto modo di utilizzare. Purtroppo però le azioni illecite hanno portato il governo a misure molto severe, ovvero allo stop alle cessioni del credito multiple sancito con il Decreto Sostegni ter. La possibilità di cedere il credito una sola volta rischiava però di paralizzare i lavori e ridurre l’efficacia di un incentivo così importante come il Superbonus, perciò il governo ha fatto un parziale dietrofront con il Decreto-Legge 25 febbraio 2022, n°13.
Il credito spettante potrà essere ceduto solo per intero ed al massimo 3 volte, ma soltanto a banche ed istituti finanziari. Questo nuovo provvedimento non entra in vigore immediatamente ma si applicherà alle cessioni che saranno comunicate all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022. Un’ulteriore novità è l’introduzione di un codice identificativo univoco con cui sarà contrassegnato ogni credito. La presenza del codice nelle comunicazioni impedirà le cessioni parziali.
Il contribuente che commissiona dei lavori può cedere il credito d’imposta che gli spetta. Chi riceve questo credito invece ha la possibilità di cederlo solamente a banche e intermediari finanziari iscritti all’albo. Queste a loro volta potranno cederlo ad un’altra società vigilata.Il limite è imposto a tre passaggi.
Anche per quanto riguarda lo sconto in fattura cambierà il meccanismo. La ditta che effettua i lavori con lo sconto in fattura potrò cedere il credito soltanto ad un soggetto vigilato. Quest’ultimo a sua volta potrà cedere lo stesso credito, ma chi lo riceve non potrà più cederlo. Come per la cessione del credito, sono concessi solo tre passaggi.
Inasprite le sanzioni per chi commette abusi relativi alle cessioni del credito. Sono previste pesanti pene per il tecnico abilitato se inserisce informazioni false o omette informazioni rilevanti dal punto di vista tecnico nelle asseverazioni necessarie per ottenere i bonus edilizi oppure se attesta la congruità delle spese senza che questa sia corretta. Le pene possono essere multe che vanno da 50.000 a 100.000 euro oppure la reclusione da 2 a 5 anni e possono essere aggravate se se il fatto è commesso per conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri.