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Che rapporto hai con le scadenze?

9 Agosto, 2021
rossella

Le scadenze nel tuo lavoro si susseguono senza sosta, talvolta facendo salire l’adrenalina fino a picchi importanti. Riuscire a stare dietro ad ogni deadline è una vera impresa, anche per i professionisti con più esperienza. Per affrontare al meglio questi momenti ognuno ha una propria metodologia. Da una parte c’è chi si organizza per tempo e vive serenamente le scadenze, dall’altra chi invece compie grosse accelerate all’ultimo minuto per arrivare al traguardo nei tempi. Di quale team fai parte?

Procrastinare vs. anticipare 

Lavorare sotto pressione per una scadenza imminente ha vantaggi e svantaggi. Sentirsi sotto pressione può aiutare a raggiungere gli obiettivi, ma molto dipende dalle reazioni soggettive a momenti di stress intenso. Se a qualcuno le deadline possono provocare ansia creando difficoltà a concentrarsi e ed essere lucidi, ci molte altre persone che invece sotto pressione trovano la spinta a lavorare meglio. Lo conferma un articolo apparso su The New Yorker, secondo cui molti ritengono di lavorare meglio quando c’è una scadenza a breve termine. L’incombenza dello scadere del tempo per terminare qualcosa porta infatti a dare il 100% per concludere. 

La relazione tra produttività e tempo

Avere un tempo limitato sprigiona una scarica di adrenalina che porta a trovare rapidamente delle soluzioni, spesso anche migliori rispetto a quanto si potrebbe fare senza sentire la pressione. Ciò non significa però che lasciare tutto il lavoro per l’ultimo momento sia una strategia corretta. Infatti può portare ad essere approssimativi in alcuni aspetti o dimenticare qualcosa per mancanza di tempo e di revisioni. Riuscire ad organizzarsi in modo da pianificare tutto il lavoro richiede invece un grande sforzo ed un grande controllo. Se si fa bene però è possibile arrivare alle scadenze più rilassati. Il carico di lavoro viene distribuito nel tempo in modo equilibrato senza così trovarsi con la sensazione di acqua alla gola quando il tempo a disposizione sta per scadere.

La legge di Parkinson

Nel 1958 Cyril Northcote Parkinson ha scritto “La legge di Parkinson”, un saggio in cui si parla della burocrazia dei tempi ma tuttora attuale. Infatti l’autore aveva osservato che più la burocrazia aumentava più il lavoro diventava inefficiente, occupando tutto il tempo disponibile. Osservò, inoltre, come dei compiti semplici diventavano complessi se veniva aumentato il tempo a disposizione per completarli. Da queste osservazioni arrivò ad affermare che se si diminuisce il tempo per un compito questo diventa anche più semplice da risolvere.

Un trucco per chi ha un cattivo rapporto con le scadenze

Chi ha tendenza a procrastinare conosce bene la sensazione di avere molto da fare con poco tempo a disposizione, per cui deve fare i salti mortali per raggiungere l’obiettivo finale. Un trucco per riuscire ad arrivare più serenamente alle scadenze è spostare il tempo limite a qualche giorno prima, anticipando quindi l’arrivo della scadenza nel proprio calendario. In questo modo si potrà beneficiare di un po’ di tempo in più per controllare di aver fatto bene avendo il tempo di rimediare ad eventuali errori e reagire agli imprevisti. Inconsciamente questo permetterà anche di vivere meglio l’avvicinarsi della deadline poiché si ha la consapevolezza di avere più tempo a disposizione.

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