Una delle misure introdotte dallo Stato per aiutare i professionisti titolari di partita IVA in materia fiscale riguarda l’esonero contributivo. Una misura che vuole dare un sostegno concreto all’economia così duramente messa alla prova dall’emergenza causata dal Covid-19.
Il provvedimento è stato inserito nell’ultima legge di bilancio, la legge n° 178 del 30 dicembre 2020. I lavoratori autonomi e professionisti regolarmente provvisti di partita iva sono pertanto esonerati dal versamento dei contributi previdenziali relativi all’anno 2021 che avrebbero scadenza il 31 dicembre 2021.
Sono esclusi dall’agevolazione i contributi integrativi. La misura è finanziata con un apposito fondo istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, fondo poi incrementato attraverso il decreto Sostegni.
Si tratta di un esonero parziale dei contributi previdenziali relativi all’anno 2021. Il massimo dello sgravio che è possibile ottenere è 3.000 € annui.
Il decreto interministeriale attuativo che definisce le modalità per le richieste e la fruizione del beneficio per lavoratori autonomi e dei professionisti è stato firmato ma non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale.
L’esonero contributivo è riservato a determinate categorie di lavoratori:
Per ottenere questo beneficio fiscale è necessario soddisfare alcuni requisiti di accesso per quanto riguarda il reddito:
Naturalmente essere in regola con i versamenti contributivi è una condizione necessaria per poter richiedere l’agevolazione. Inoltre, non possono godere dell’esonero contributivo i titolari di contratto di lavoro subordinato o pensione diretta. Sono invece consentite le integrazioni del reddito per invalidità, mentre sono esclusi dall’esonero contributivo i premi versati all’INAIL.
Le scadenze per richiedere l’esonero contributivo relativo al 2021 sono differenziate in base alla tipologia di richiedenti.Sarà possibile presentare la domanda: