Lo sviluppo di materiali innovativi per garantire risparmi energetici significativi è un obiettivo prioritario nella ricerca di tecnologie per l’edilizia. I materiali più noti – minerali, vegetali, di origine animale – si contraddistinguono per i valori di conduttività termica ampiamente inferiore a quelli dei più comuni prodotti da costruzione come il laterizio, la pietra naturale, i calcestruzzi.
Gli aerogel
Mediamente hanno valori di conducibilità intorno ai 0,05 watt per metro-kelvin (W/mk), ma la ricerca in questo campo si sta orientando su materiali super isolanti, come gli aerogel, che hanno una conducibilità inferiore aa 0,02 W/mk o addirittura sotto lo 0,01 W/mk. Gli aerogel sono nanostrutturati sintetici altamente porosi. Prendono il nome dal gel di cui sono fatti: la componete liquida del gel viene sostituita con un gas, conferendo un aspetto finale di fumo condensato. La bassa conducibilità termica è legata all’elevata porosità e alla nano dimensione dei pori. Se le notevoli proprietà termiche garantiscono ottime prestazioni in spessori decisamente ridotti, va però ricordato anche che, per la fragilità e i costi elevati, vengono per lo più utilizzati in abbinamento ad altri materiali. Un intonaco rinforzato con l’aerogel è stato sviluppato dall’Istituto Federale Svizzero EMPA ed è in commercio col nome di FIXIT 222. Con una conducibilità di 0,028 W/mk e un prezzo non altissimo rappresenta una valida alternativa tra gli intonaci termoisolanti. Spaceloft, sviluppato da Aspen Aerogels, è un pannello flessibile rinforzato con fibre, con una conducibilità dichiarata di 0,013 W/mk.
Vacunanex®
Un altro materiale tecnologicamente avanzato ad altissime prestazioni isolanti è Vacunanex® (marchio BIFIRE®), un pannello composto da cellule micronizzate di polveri a base di ossidi di silice e confezionato sottovuoto. L’irraggiamento attraverso il pannello è schermato anche da particolari opacizzanti. La sua conducibilità termica è di 0,005 W/mk, quindi uno di questi pannelli di un cm equivale circa a uno strato di polistirolo di 8 cm.
Altri esempi
È evidente che le soluzioni di coibentazione sono numerose e sempre più performanti. Citiamo altri esempi di un panorama estremamente ricco, come Webertherm Robusto (Saint-Gobain), che coniuga le prestazioni di un sistema a cappotto con la capacità di poterlo abbinare a ogni tipo di finitura: rivestimenti pesanti in pietra o ceramica come pitture tradizionali. REDArt è il sistema di isolamento termico Rockwool che combina l’aspetto estetico delle finiture con le proprietà isolanti della lana di roccia. Il MattonediCanapa di Biomattcanapa vanta elevate prestazioni termiche, ma anche acustiche. Isotec Parete è un nuovo sistema di facciata ventilata, grazie alla camera d’aria tra pannello isolante e finitura di facciata. Resphira di Isoltop è un pannello in polistirene espanso sinterizzato arricchito con grafite, dotato di microfori di traspirazione e anticondensa che inibiscono la formazione di condense all’interno del pannello. Isolpol di Claudioforesi, in poliuretano, in piccoli spessori garantisce una buona efficienza termica, inoltre è atossico e rapido nella posa in opera.
La ricerca in Italia
L’Università di Trieste ha messo a punto un isolante naturale prodotto con vetro riciclato e altri composti bio tra cui un derivato delle alghe brune: una schiuma isolante che combina i benefici delle materie prime secondarie e del processo di chimica verde, offrendo una risposta allo smaltimento dei rifiuti di vetro. Il materiale è stato prototipato dalla startup MaterialScan, spin-off dell’ateneo triestino. Un team dell’Università di Trento ha brevettato un nuovo tessuto che vanta un altissimo potere di isolamento termico: ricavato da una resina siliconica, si presenta come un tessuto duro come la ceramica e morbido come la lana; si tratta di un nanomateriale costituito da nanofibre di nitruro di silicio, noto per le caratteristiche di resistenza meccanica e per la sua durezza. Attendiamo di vederlo arrivare sul mercato!