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Novitá sui prestiti alle imprese

14 Aprile, 2020
raffaela

Con il Decreto-Legge 8 aprile 2020, n. 23 vengono introdotte alcune novità per quanto riguarda gli aiuti ad imprese e liberi professionisti.

Le nuove disposizioni, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, sono in vigore dal 9 aprile 2020.

Novitá sui prestiti alle imprese

Finanziamenti fino al 31 dicembre 

Un importante provvedimento adottato al fine di assicurare la necessaria liquidità alle imprese è la concessione di garanzie per finanziamenti da parte di SACE S.p.A. fino al 31 dicembre 2020.

SACE S.p.A. è la società di Cassa depositi e prestiti incaricata della gestione post-Covid dell’emergenza, diretta e coordinata in questa occasione dal ministero dell’Economia.

Il fondo  massimo ammonta a 200 miliardi di euro, dei quali 30 miliardi sono destinati a piccole e medie imprese, inclusi i lavoratori autonomi ed i liberi professionisti titolari di partita IVA.

Chi può richiedere i prestiti

I finanziamenti sono destinati diverse categorie di imprese, secondo la Raccomandazione della Commissione europea n. 2003/361/CE, che hanno pienamente utilizzato la loro capacità di accesso al Fondo ovvero microimprese, piccole imprese e medie imprese (PMI).

Condizioni per ottenere le garanzie

Tra le condizioni che regolano il rilascio delle garanzie (per maggiori dettagli leggere il decreto legge):

  • la garanzia è rilasciata per finanziamenti non superiori a 6 anni, con la possibilità per le imprese di avvalersi di un preammortamento fino a 24 mesi;
  • l’impresa al 31 dicembre non doveva rientrare nella categoria delle imprese in difficoltà secondo le normative vigenti;
  • l’importo del prestito assistito da garanzia non deve essere superiore al 25 per cento del fatturato annuo dell’impresa relativi al 2019 o al doppio dei costi del personale dell’impresa relativi al 2019 se questo è maggiore.

La garanzia copre il 90% dell’importo del finanziamento per imprese con meno di 5000 dipendenti in Italia e valore del fatturato fino a 1,5 miliardi di euro; l’80%per imprese con valore del fatturato tra 1,5 miliardi e 5 miliardi di euro o con più di 5000 dipendenti in Italia; il 70%per le imprese con valore del fatturato superiore a 5 miliardi di euro.

Il finanziamento coperto dalla garanzia deve essere destinato a sostenere costi del personale, investimenti o capitale circolante impiegati in stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali che siano localizzati in Italia.

Inoltrel’impresa che beneficia della garanzia assume l’impegno a gestire i livelli occupazionali attraverso accordi sindacali.

Se un’impresa è beneficiaria di più finanziamenti assistiti dalla garanzia, o di altra garanzia pubblica, gli importi si cumulano.

Procedura per ottenere il finanziamento 

Per il rilascio delle garanzie a copertura di finanziamenti in favore di imprese con meno di 5000 dipendenti in Italia e con fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro si applica una procedura semplificata.

Se invece l’impresa ha dipendenti o fatturato superiori a questa soglia, il rilascio della garanzia è subordinato al ruolo che l’impresa svolge in Italia rispetto a contributo allo sviluppo tecnologico, appartenenza alla rete logistica e dei rifornimenti, incidenza su infrastrutture critiche e strategiche, impatto sui livelli occupazionali e mercato del lavoro o peso specifico nell’ambito di una filiera produttiva strategica.

La garanzia è concessa a titolo gratuito e l’importo massimo garantito per ogni singola  impresa è di 5 milioni di euro. 

La  percentuale  di  copertura  della  garanzia diretta è incrementata al  90% dell’ammontare di ciascuna operazione finanziaria.

I finanziamenti possono essere concessi anche in favore delle imprese ubicate nelle regioni sul cui territorio è stata disposta la limitazione dell’intervento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (Toscana, Marche, Abruzzo).

Novità sull’indennità da 600 euro per iscritti alle casse private

Il decreto contiene inoltre una precisazione per quanto riguarda la domanda per ricevere l’indennità di 600 € secondo l’articolo 44 del decreto-legge 17 Marzo 2020, n18. I professionisti dovranno essere iscritti in via esclusiva ad uno degli enti privati di previdenza obbligatoria (secondo il decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509 e al decreto legislativo10 febbraio 1996, n. 103) e non dovranno né percepire redditi da lavoro dipendente, né essere titolari di pensione.

Mutui prima casa

Si affronta anche la questione mutui per alleviare i disagi che questa situazione eccezionale comporta. Nello specifico, qualora un lavoratore autonomo si ritrovasse nella situazione di non poter pagare il mutuo della prima casa, potrà chiedere la sospensione del pagamento delle rate al massimo due volte (complessivamente non più di 18 mesi). Ovviamente la durata del mutuo verrà prorogata della stessa durata dell’interruzione. Questo sarà possibile per i nove mesi successivi all’entrata in vigore del decreto legge, anche per mutui in ammortamento da meno di un anno, ma solo se si potrà dimostrare l’impossibilità di pagare le rate. 

Le informazioni fornite in questa e-mail sono solo a scopo informativo e non hanno valore legale. Habitissimo declina ogni responsabilità in merito ad eventuali azioni intraprese dal destinatario. Habitissimo inoltre consiglia di ottenere una consulenza professionale prima di intraprendere qualsiasi tipo di azione, poiché l’interpretazione delle leggi e la sua applicazione da parte delle autorità locali autonome o nazionali possono variare e potrebbero non coincidere con quelle espresse in questa e-mail.

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