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6 città belle architettonicamente da visitare a Pasqua

20 Marzo, 2018
raffaela

Ognuno di noi è unico nel suo genere: per fortuna esistono le vacanze per soddisfare ogni capriccio, ossessione e hobby. Il turismo architettonico è indispensabile per gli amanti dell’arte e per chi vuole scoprire la bellezza di una città in modo diverso: è un viaggio per il mondo e nel tempo che permette di risalire fino all’inaugurazione di alcune delle opere più importanti, scoprendo così l’evoluzione dell’architettura.

6 città belle architettonicamente da visitare a Pasqua

Valencia: scienza e cultura

Ci sono progetti che identificano immediatamente una città sulla cartina. È il caso di Valencia e della Ciudad de las Artes y las Ciencias. Il complesso, progettato dall’architetto valenciano Santiago Calatrava, è stato pensato come una città dentro una città. Occupa una superficie di circa 350.000 m², si estende per oltre 1,2 km ed è diventato un’icona dell’architettura avanguardista. L’area è dedicata alla divulgazione scientifica e culturale ed è composta da sei grandi elementi: l’Hemisfèric (cinema IMAX e proiezioni digitali), l’Umbracle (loggia con giardino e parcheggio), il Museo de las Ciencias Príncipe Felipe (centro innovativo di scienza interattiva), l’Oceanogràfic (l’acquario più grande d’Europa con oltre 500 specie marine) e il Palau de les Arts Reina Sofía (dedicato all’opera). L’Ágora, inoltre, aggiunge all’insieme uno spazio multifunzionale. È un luogo in cui divertirsi e stimolare la mente. Man mano che visitano gli edifici, i turisti scoprono vari aspetti scientifici, tecnologici, naturalistici e artistici.

Berlino: la balena di Ghery

Voliamo a Berlino per scoprire la capitale tedesca. Se sei un appassionato di architettura resterai a bocca aperta. La storia ha lasciato tracce in tutta la città, l’architettura di Berlino riflette tutte le varie trasformazioni avvenute negli anni. Durante il tuo soggiorno a Berlino scoprirai una continua combinazione di architettura storica e architettura di avanguardia, e il palazzo DZ Bank ne è la massima espressione. Si trova in piazza Parigi (Pariser Platz), dove la Porta di Brandeburgo si affaccia sul punto nevralgico della città, la via Unter der Linder. La succursale della DZ Bank è uno degli edifici più interessanti di Frank Gehry. Vista la normativa urbanistica vigente per il centro di Berlino non era possibile creare una facciata scultorea come quella del Guggenheim di Bilbao. Ed è qui che entra in scena l’astuzia di Gehry. Dato che la facciata doveva rispettare una struttura classica e seguire lo stile tradizionale della città, l’architetto ha deciso di lasciare la sua impronta all’interno. L’auditorium per le conferenze, conosciuto come Coda della balena, è un’originale struttura architettonica di quasi 30 metri di ampiezza e 12 metri di altezza, rivestita da una struttura in vetro dalla forma ellittica che si estende fino al soffitto. Un interno che condensa spazi di movimento. Il palazzo DZ Bank infatti è una proprietà ad uso misto, con una zona commerciale dedicata alla sede della Banca di Berlino e una zona residenziale che include 39 abitazioni.

Dubai: l’edificio più alto del mondo

Una città in continua crescita, una città verticale che è fiorita nel deserto ed è una delle migliori destinazioni per godersi il sole tutto l’anno. Suq, mercati tradizionali, centri commerciali incredibili… Dal deserto al mare, dallo shopping allo sci: Dubai offre tutto ciò che le altre città moderne possono solo sognare. Qui c’è l’edificio più alto del mondo (per ora). Il grattacielo Burj Khalifa è alto 828 metri. ll suo design include elementi dell’architettura islamica, è ispirato dal fiore Hymenocallis e la struttura modulare ha una forma a “Y”. La facciata è completamente rivestita da 28.601 pannelli di vetro ad altissima prestazione con doppio vetro ermetico (vetro con camera d’aria tra 12 e 18 mm): il vetro esterno riflette il calore del sole, mentre quello interno è a basse emissioni. La torre ha 57 ascensori e pesa 500.00 tonnellate. Un edificio gigantesco e lussuoso, con oltre 160 piani che ospitano appartamenti di lusso, uffici, l’hotel Armani, ristoranti e anche due belvedere: basta salire al piano 124, a 442 metri di altezza, per avere la migliore vista su tutta la città di Dubai.

Aviles: movimento modernista di Oscar Niemeyer

Il primo e unico progetto del leggendario architetto brasiliano in Spagna è un’astrazione nel porto industriale di una città medievale. Siamo a Avilés, nel nord delle Asturie. Il centro Niemeyer è una chiatta surrealista dell’era spaziale, un monumento utopistico dedicato alle varie economie culturali del secolo XXI. È diventato il simbolo del processo di rigenerazione urbana che cambierà completamente il lungomare della città. Le Asturie rinforzano così la promessa di diventare un’icona mondiale di sostenibilità, tecnologia ed educazione senza perdere le radici industriali, bensì sottolineando ancora di più il messaggio di sviluppo. In questo spazio culturale, che contrasta nettamente con le vie labirintiche della città circostante, spiccano la freschezza, la delicatezza, l’importanza e il surrealismo. Niemeyer ha concepito lo spazio come una sala da esposizione a cielo aperto della vita culturale e sociale. Il formalismo estetico è esuberante e l’uso lirico del cemento è unico. All’interno c’è un auditorium per 1000 spettatori, una piazza aperta, una torre di osservazione e un museo su tre piani a forma di cupola. L’edificio adiacente include un cinema, sale prove, sale riunioni e sale conferenze. Il Centro Niemeyer è una porta aperta verso la cultura in tutte le sue forme, tradizioni e stili.

Baku: geometria e struttura

Se vai in Azerbaigian non puoi perderti uno dei progetti più ambiziosi di Zaha Hadid. Si trova nel boulevard Heydar Aliyev, la strada che dall’aeroporto internazionale porta verso la città vecchia. In qualche modo quest’edificio ti saluta, ti accoglie man mano che ti avvicini alla città. Il centro è stato progettato per diventare l’edificio principale dell’attività culturale nazionale. Il design del Centro Heyadr Aliyev crea una relazione continua e fluida tra la piazza circostante e l’interno dell’edificio. Progettato seguendo una serie di curve e ondulazioni, l’edificio è supportato da 90 km lineari di travi metalliche, grazie alle quali il volume, nella sua monumentalità ondulante, è armonico. Le suture tra i pannelli danno l’idea della scala del progetto e rinforzano l’idea della sua geometria fluida.Tra i vari settori, rivestiti all’esterno da fibra di vetro di cemento armato rinforzata da poliestere, risaltano le sale da esposizione distribuite su nove piani e una caffetteria panoramica. Qui dentro possiamo trovare una mostra di Andy Warhol, una di fiammanti automobili anni 50, una di abiti folcloristici nazionali delle varie epoche oppure una conferenza sul cosmo. C’è anche una biblioteca e un auditorium suddivisi su 4 livelli e bianchissimi, come tutte le altre installazioni.

Strada del vino a Burgos

Ultimo ma non per ultimo, vi invitiamo a una degustazione per il palato e per gli occhi: i tour delle cantine più all’avanguardia sono assolutamente di moda. Tra i vigneti della Ribera del Duero si innalza un edificio moderno in cemento, vetro, legno e acciaio progettato da Norman Foster. Stiamo parlando delle Bodegas Portia a Gumiel de Izán (Burgos). Un progetto architettonico stupendo, un simbolo di avanguardia e futuro che segue altre cantine di design, come quelle di Marqués de Riscal, La Rioja, di Frank Gehry; quelle di Ysios, Laguardia, di Calatrava o le cantine Protos, Peñafiel, di Richard Rogers. Foster è riuscito ad unire esteticamente due mondi tradizionali in un risultato moderno e d’impatto. Luce, materia e anima. Una stella a tre punte nel cuore della Ribera del Duero, che corrisponde alle tre fasi di produzione del vino: fermentazione, invecchiamento nelle botti e imbottigliamento. Il visitatore avverte immediatamente la nudità dei materiali, il prezioso e armonioso equilibrio tra legno (ovviamente di rovere), cemento, acciaio e vetro. Solo 4 ingredienti facili da trovare, riciclati ed economici – gli stessi che si rendono cura del vino rendendolo quello che è. Un’esperienza mistica per gli occhi e per il palato.

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