Il Green Deal europeo è proiettato verso il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. Tanti sono i progetti avviati ma per superare questa grande sfida c’è ancora molto da fare per arginare gli effetti del cambiamento climatico. L’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili è uno dei cardini su cui si fonda la transizione ecologica. L’adozione del fotovoltaico per soddisfare il fabbisogno energetico di case ed edifici è attualmente molto diffuso ed i risultati iniziano a vedersi.
Le nuove costruzioni sono sempre più sostenibili. A partire dal 1° gennaio 2021 tutti gli edifici di nuova costruzione devono essere progettati e realizzati in maniera da essere quasi autosufficienti dal punto di vista energetico. I “nearly Zero Energy Building (nZEB) rappresentano dunque lo standard attuale per il costruito, ma dal 1° gennaio 2030, tutti le nuove costruzioni dovranno essere a emissioni zero. La data per gli edifici pubblici si anticipa al 1° gennaio 2027. Ogni stato membro dell’Unione Europea dovrà quindi adottare delle misure per promuovere la ristrutturazione degli edifici affinchè possano qualificarsi come altamente efficienti e decarbonizzati entro il 2050.
Mentre fino a qualche decennio fa l’installazione di pannelli solari sui tetti richiedeva un consistente investimento, oggi, anche grazie all’incentivo degli aiuti statali, è una spesa decisamente più accessibile. Inoltre, il costo per la realizzazione dell’impianto si va ad ammortizzare nel tempo grazie al risparmio sull’acquisto di energia. Anche grazie alla diminuzione dei costi, oggi i “rooftop solar photovoltaics” (RTSPV), ovvero i pannelli solari installati sui tetti sono ampiamente diffusi per edifici privati e pubblici.
Entro il 2050 i pannelli solari installati sui tetti potrebbero produrre un quantitativo di energia sufficiente per alimentare le necessità di gran parte del pianeta (25-49% del fabbisogno energetico mondiale). È quanto afferma uno studio scientifico condotto dal team internazionale composto tra gli altri dai ricercatori del MaREI, il Centro di ricerca SFI per l’energia, il clima e il mare presso l’University College Cork (UCC) in Irlanda a cui si sono uniti i colleghi dell’Imperial College di Londra, della Columbia University e dell’Università di Ahmedabad. Uno studio che effettua per la prima volta una valutazione globale completa per la potenziale produzione di energia del solare fotovoltaico sui tetti.
Per favorire la transizione ecologica l’unione europea ha proposto un accordo per ridurre l’IVA di alcuni prodotti approvando nuove regole per la gestione delle aliquote. I governi avranno maggiore flessibilità nell’adottare aliquote minime, fino al 5%, allo scopo di favorire determinati prodotti legati a sostenibilità, energie rinnovabili ed efficientamento energetico, tra i quali i pannelli solari. La proposta dovrà essere approvata entro marzo 2022 e gli stati avranno tempo fino al 31 dicembre 2024 per recepire la direttiva.
L’intenzione di spostarsi verso energia più pulita necessariamente ha delle conseguenze sui combustibili tradizionali, quelli fossili. In linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, entro il 1° gennaio 2030 dovranno essere eliminate le riduzioni sulle aliquote Iva e le esenzioni che riguardano i combustibili fossili ed altri beni che hanno un impatto simile sulle emissioni di gas a effetto serra.