Renzo Piano è uno dei più grandi architetti contemporanei e i suoi lavori più rilevanti riguardano soprattutto gli edifici sostenibili. Tra i suoi successi troviamo anche il premio Pritzker, il riconoscimento più importante del mondo dell’architettura. Durante la sua ineguagliabile carriera, Renzo Piano ha dato molta importanza all’integrazione degli edifici nell’ambiente circostante, e ha sempre messo i criteri di sostenibilità al primo posto. Oggi parliamo di lui attraverso alcuni dei sui progetti in cui design e sostenibilità si fondono l’uno con l’altra.
Uno degli obiettivi prioritari del Centro Botín di Santander, uno degli ultimi edifici costruiti da Renzo Piano, è contribuire alla sostenibilità ambientale. Aspetti come l’integrazione della costruzione nella baia di Santander, l’uso efficiente dell’acqua e la scelta di impianti a risparmio energetico gli hanno conferito la Certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), sinonimo di eccellenza nel campo della sostenibilità. La climatizzazione è garantita grazie a un’apertura che permette l’ingresso dell’acqua del mare nel circuito di climatizzazione. La riduzione dei costi energetici, come la supervisione dell’uso di refrigeranti artificiali, sono i principali benefici forniti da questa soluzione. Le lastre di ceramica bianca che rivestono l’edificio riflettono i raggi del sole e impediscono che gli interni del Centro si surriscaldino, consentendo così di risparmiare sulla climatizzazione. Queste sono solo alcune delle soluzioni adottate che rendono il Centro Botín un edificio green.
Il tetto della California Academy of Science di Renzo Piano è rivestito da 2,5 ettari di vegetazione che consente di filtrare e riutilizzare l’acqua piovana. Vi si può anche accedere per godersi la vista. L’uso della vegetazione contribuisce inoltre alla climatizzazione dell’edificio, mantenendolo più fresco in estate e quasi azzerando l’uso del riscaldamento in inverno. Sono stati anche aggiunti dei pannelli fotovoltaici. Queste soluzioni hanno trasformato questo edificio di San Francisco in un modello di architettura sostenibile da seguire. La Academy of Science ospita anche un planetario, un acquario e un museo di storia naturale, il tutto in uno spazio quasi diafano grazie alle pareti di vetro che separano una stanza dall’altra.
La nuova sede del museo Whitney si trova nel Meatpacking District di Manhattan, un luogo privilegiato tra l’Hudson e la High Line, ovvero un parco urbano lineare costruito in una via in disuso progettata negli anni 30. Per collegarlo all’ambiente naturale sono state inserite delle terrazze che scendono a cascata su uno dei lati dell’edificio, creando un’area espositiva all’aperto di 1.200 metri quadri con vista sul parco. I materiali prefabbricati della facciata si adattano a varie condizioni climatiche, in modo da sfruttare al massimo il calore del sole per ridurre al minimo la climatizzazione ed essere sostenibile dal punto di vista energetico.
Secondo Renzo Piano, gli uffici della banca Intesa Sanpaolo di Torino avvicinano gli abitanti alla città e fungono da laboratorio ambientale. All’interno dell’edificio è stato inserita una serra con ventilazione naturale e, per minimizzare il consumo energetico, si usano fonti naturali di aria, acqua e luce fin dove possibile. La facciata sud della torre è rivestita da pannelli solari e c’è un giardino verticale che serve non solo per abbellire, ma soprattutto per filtrare la luce. Tramite questi uffici Renzo Piano vuole promuovere la sostenibilità degli ambienti di lavoro, con spazi diafani, sale conferenza flessibili e un’abbondante vegetazione che genera benessere nei lavoratori.
Il quartiere trentino di Le Albere nasce dalla trasformazione dei terreni industriali della fabbrica Michelin in uno spazio verde che funge da polmone della città. Tutti gli edifici (case, uffici, il MuSe o museo della scienza, ecc) sono stati costruiti con materiali che consentono l’isolamento termico, hanno pannelli fotovoltaici e sistemi di risparmio energetico.
L’architetto italiano Renzo Piano è stato scelto per l’ampliamento dell’Isabella Stewart Gardner’s Museum, un museo d’arte di Boston situato in un palazzo storico degli inizi del XX secolo. È un edificio sostenibile con certificazione LEED e, tra i vari impianti per il risparmio energetico, ha un pozzo geotermico per il riscaldamento e la climatizzazione, un sistema di immagazzinamento della luce naturale e uno di riciclaggio dell’acqua per l’irrigazione dei giardini.
Renzo Piano ha riciclato la fabbrica più importante del gruppo Fiat, costruita negli anni 20 a Torino. L’interno ora ospita un auditorium, una sala esposizioni, due hotel e vari uffici. La struttura della bolla di vetro usata come sala riunioni consente di sfruttare la luce naturale e minimizzare il consumo di energia. Il progetto è un esempio di riciclo di un edificio in disuso.
Composto da dieci padiglioni in legno, il centro Jean-Marie Tjibaou (leader assassinato dagli indigeni nativi della Nuova Caledonia, luogo in cui si trova il centro) è un omaggio alla cultura e alle tradizioni. Il complesso è un esempio di integrazione tra un edificio avanguardista e un ambiente naturale spettacolare, ovvero la riva dell’oceano. Le pareti in bambù consentono di sfruttare al massimo la luce naturale, e il tetto in legno laminato trasporta il calore verso l’alto, contribuendo alla climatizzazione dei padiglioni. Un esempio di architettura verde e di rispetto della natura circostante.
Il Centre Pompidou di Parigi, costruito alla fine degli anni ’70, appartiene al movimento architettonico emergente in quegli anni: l’high-tech. La proposta vincente del concorso proveniva da due giovani architetti: Renzo Piano e Richard Rogers, che avevano entrambi scarsa esperienza nel campo delle costruzioni. Quarant’anni dopo la sua inaugurazione, il Centre Pompidou è ancora moderno. L’idea di spazi grandi continui e flessibili, sostenuti da strutture metalliche e con serramenti in vetro che lasciano filtrare la luce naturale, è stata ripresa per moltissimi altri edifici. Gli impianti a vista erano una vera rivoluzione per l’epoca. Il principio di autodeterminazione di Piano ha portato alla creazione di edifici sostenibili, contribuendo alla conservazione del pianeta.
L’architettura sostenibile, o eco-architettura, è un metodo di concezione del design architettonico basato sull’ottimizzazione delle risorse naturali e l’uso di un sistema costruttivo che minimizzi l’impatto degli edifici sull’ambiente. Renzo Piano è stato e continua ad essere un esempio che dimostra come si possa fare della buona architettura seguendo criteri ambientali.