Gli incentivi fiscali sulle ristrutturazioni sono un tema di grande interesse in questo momento, i dubbi e le incertezze interpretative sull’applicazione delle norme però possono costituire un freno alle richieste. Il Sismabonus, la detrazione Irpef per l’adeguamento antisismico di edifici abitativi o destinati ad attività produttive ubicati in zone ad alto rischio sismico, ha infatti ancora molti punti da chiarire. Vediamo le ultime novità a riguardo.
Con l’introduzione del super sismabonus non ci saranno più le percentuali per la detrazione Irpef variabili dal 50% all’85%. Tutti gli interventi antisismici detraibili passano al 110% per cui si può parlare di Super Sismabonus. La maggiorazione della detrazione per gli interventi antisismici sarà applicato fino al 30 Giugno 2022, per gli edifici che soddisfano i requisiti.
I professionisti incaricati della progettazione strutturale, della direzione dei lavori delle strutture e del collaudo statico, secondo le rispettive competenze professionali, hanno il compito di attestare la congruità delle spese sostenute per gli interventi agevolati. Chi rilascia il visto di conformità deve verificare inoltre la presenza delle asseverazioni e delle attestazioni rilasciate dai professionisti incaricati. L’allegato B all’articolo 119 del Decreto Rilancio viene quindi aggiornato. Si tratta di una semplificazione degli adempimenti, per cui la mancanza di un attestato della congruità delle spese al momento in cui è stata presentata la Scia non pregiudica l’accesso al Superbonus. Questa asseverazione può essere rilasciata al termine dei lavori o per ogni stato di avanzamento dei lavori.
La risposta n. 410/2021 del 16 giugno dell’agenzia delle Entrate chiarisce che può accedere al superbonus in alternativa al sismabonus anche chi ha iniziato nel 2020 i lavori per la riqualificazione di fabbricati residenziali tramite demolizione, ricostruzione e recupero con sagoma diversa e volume inferiore.Nonostante abbia presentato prima dell’avvio dei lavori SCIA ed asseverazione delle classi di rischio sismico per attestare il passaggio a due classi di rischio inferiore per usufruire del superbonus deve presentare entro la fine dei lavori anche l’attestazione della congruità delle spese.L’agevolazione si applica solo per gli interventi previsti dal Decreto Rilancio, mentre il sismabonus si applica in tutti i casi esclusi dal Superbonus 110%.
L’Agenzia delle Entrate insieme al Consiglio superiore del monitoraggio per i lavori pubblici, con la risposta n. 318/2021 del 10 Maggio 2021 hanno dato chiarimenti sulla demolizione e ricostruzione di immobili appartenenti alla categoria catastale A/1. Viene specificato che chi acquista immobili demoliti e ricostruiti classificati come A/1 non potrà beneficiare del Superbonus al 110%.
Gli interventi di riparazione o locali interessano un elemento o una porzione limitata della struttura, non alterano significativamente il comportamento globale della costruzione. Vengono effettuati per ripristinare elementi o parti danneggiate ed impedire il collasso locale. Possono accedere al Sismabonus al 110%? La risposta arriva dalla Commissione Consultiva su sollecitazione del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) e dall’Associazione nazionale costruttori edili (Ance). Per questa tipologia di interventi la commissione chiarisce che si applica il super sismabonus 110% ed esprime la necessità di eliminare tutte le incertezze che impediscono la diffusione degli interventi strutturali.
