Oramai ci siamo: entro fine luglio dovrebbe nascere il nuovo Testo Unico dell’Edilizia (Dpr 380/2001), il documento che contiene i principi fondamentali e le disposizioni che disciplinano l’attività edilizia. I lavori di revisione sono stati affidati a un apposito tavolo tecnico istituito presso il Consiglio Superiore dei lavori pubblici, che ha già predisposto una bozza costituita da oltre 130 articoli suddivisi in quatto titoli: contenuti e disposizioni generali, disciplina dell’attività edilizia, resistenza e stabilità delle costruzioni, sostenibilità delle costruzioni.
Parola d’ordine: semplificare
Gli ambiti di intervento del nuovo Testo Unico dell’Edilizia sono molteplici, ma l’attività del legislatore si è concentrata soprattutto su 8 punti, che tengono conto anche della pandemia Covid. L’obiettivo è favorire la ripresa delle attività e la rigenerazione urbana attraverso procedure più snelle e quindi veloci.
1. Ridurre il numero dei titoli abilitativi
Riduzione delle pratiche amministrative necessarie per eseguire lavori di costruzione e manutenzione di un intero edificio o soltanto di una parte di esso.
2. Semplificare i processi di demolizione e ricostruzione
Il nuovo testo prevede che la demolizione è consentita nel rispetto delle distanze legittimamente preesistenti purché sia effettuata assicurando la coincidenza dell’area di sedime e del volume dell’edificio ricostruito con quello demolito, nei limiti dell’altezza massima di quest’ultimo.
3. Eliminare la procedura dell’autorizzazione sismica preventiva
Per alcune opere realizzate in zona sismica sarà possibile fare a meno dell’autorizzazione sismica del Genio civile, oggi obbligatoria.
4. Procedure più chiare per la realizzazione delle opere di interesse statale
Anche in questo caso, a patto che gli interventi rivestano un interesse nazionale, il Testo Unico prevede un iter più veloce che porti al completamente dell’opera in tempi brevi.
5. Istituire il fascicolo del fabbricato
Se ne parla da tempo ed è richiesto da molti professionisti. Si tratta di un documento tecnico contenente tutte le informazioni sullo stato di agibilità e sicurezza di un immobile, sotto il profilo della stabilità, dell’impiantistica, della manutenzione.
6. Istituire il concetto di classe di rischio di una costruzione
In particolare, la classe sismica permette di individuare la natura di un edificio e le sue caratteristiche. Elementi fondamentali per disporre interventi mirati e prevenire i rischi.
7. Costruzioni sostenibili e impiego di materiali eco-sostenibili
Riciclo, demolizione selettiva e, più in generale, massima attenzione all’ambiente durante il processo costruttivo e di restauro.
8. Istituire la certificazione di sostenibilità degli immobili
Un immobile sostenibile non incide sull’ambiente circostante e assicura un elevato grado di salubrità a chi vi risiede.