La poltrona Barcellona è un classico del design d’interni del XX secolo. Il designer è niente di meno che il famoso architetto Mies Van der Rohe che, con la collaborazione della sua socia, la designer Lilly Reich, creò la poltrona nel 1929.
Questa poltrona è diventata un’icona di design. Non è assolutamente passata di moda, anzi: è ancora richiestissima. Scopri tutti i segreti e le curiosità di questa icona del mondo del design e dell’architettura.
Idea
La struttura in acciaio cromato a forma di X e i cuscini in pelle sono stati progettati dall’architetto tedesco per il padiglione della Germania in occasione dell’Expo del 1929 di Barcellona. Come disse lo stesso Mies, la sua idea era di creare “una poltrona importante, molto elegante e costosa. Doveva essere monumentale, non poteva essere solo una semplice sedia per la cucina”.
Ispirazione
Il design della poltrona Barcellona prende ispirazione dalla sella curulle (sella curulis), una sedia usata esclusivamente dai magistrati in epoca romana (509 a.C. – 27 a.C.). Il progetto è stato sviluppato durante la la fase di ricostruzione che seguì la prima Guerra Mondiale, quando le nazioni cercavano di ritornare alla precedente stabilità e di mostrarsi forti. L’idea di Mies van der Rohe era di dimostrare il risorgimento della cultura tedesca.
Tutta la famiglia
Visto il successo, Mies creò anche altri arredi da abbinare alla poltrona Barcellona. Nasce così il divano Barcellona, la panca e il tavolo, tutti ispirati dalla poltrona Barcellona e pensati per la casa dell’architetto Philip Johnson, amico del designer. Anche la struttura di questi arredi è in acciaio inossidabile effetto lucido e pelle.
Poltrona Barcellona oggi
Nel 1953 Knoll ha acquistato il brevetto e ha iniziato a venderla. Nel 1950 è stato infatti adattato il design per poterla produrre in serie. Al giorno d’oggi è ancora conosciuta a livello mondiale, ed è uno dei prodotti più venduti.
Il suo successo è dimostrato dalle moltissime imitazioni esistenti e dalla varietà di tipi di pelle e colori creati per la vendita.