Anche se ne hai visti molti e conosci il trucco, rimare indifferenti davanti ad un trompe l’oeil ben realizzato è praticamente impossibile. Diversi street artist ne hanno fatto la propria specialità, creando dei murales sempre più realistici, o meglio sempre più ingannevoli. Proprio perché sfruttano un effetto ottico che ci fa percepire una superficie 2D come se questa fosse 3D. Perché funzioni è necessario che l’osservatore si ponga nella posizione eletta da chi ha realizzato l’opera come punto di vista privilegiato.
Molto utilizzati anche in ambito pubblicitario per stupire, sconvolgere e coinvolgere, conquistando così un pubblico distratto e assuefatto alle campagne promozionali.
Per sapere cosa si cela dietro ad un muro la cosa migliore è farlo saltare in aria! Questa è l’interpretazione dell’artista americano John Pugh che immagina e rende “reale” l’interno di un edificio. Il realismo è incredibile, con i pezzi di muro intorno, le crepe ed una donna che osserva la scena.
Camminare in un tunnel sotterraneo non è un’esperienza piacevole, generalmente è un passaggio da attraversare in fretta. Non è così per il tunnel della stazione Bocca di Cannes che conduce alla spiaggia, trasformato in un acquario gigante che si ispira alle atmosfere del romanzo di Jules Verne. L’effetto è davvero molto realistico! Anche grazie all’effetto di luce. Si tratta di un’opera dell’atelier A-fresco, un gruppo di artisti che ha realizzato diverse opere per la città della Costa Azzurra.
Non esiste più da due anni, ma per ben 30 anni è stata un’attrazione per la città di Portland, conosciuto da tutti come “The Blueprint” dell’artista Scarborough Chris Denison. L’idea è stata quella di realizzare un disegno architettonico che occupasse tutta la facciata di un palazzo reso ancora più tridimensionale da un lembo del foglio che si ripiega.
Le pareti vuote sotto il tocco dell’artista francese Patrick Commecy prendono vita. Scene molto animate e piene di dettagli che disegnano una realtà diversa che va oltre la dimensione di un muro statico e spento. Nuove dimensioni e prospettive si aggiungono così ad un quartiere o ad una strada che mancava di vitalità e colore.
Edgar Mueller, maestro dei trompe l’oeil tedesco, immagina degli sconvolgenti scenari sottosuolo. Questo è stato realizzato a Città del Messico davanti al Monumento a la Revolución. Utilizzando effetti prospettici rende incredibilmente reale uno squarcio nel terreno dal quale affiora qualcosa di inaspettato.
Sulla stessa scia la campagna pubblicitaria Honda “An impossible, made possible”. Un viaggio attraverso una serie di illusioni ottiche tutte centrate attorno al suv oggetto della campagna. Ognuna di queste illusioni è frutto dell’inquadratura per cui al suo cambiamento il trucco viene svelato.
L’efficacia di un semplice banner pubblicitario portata ad un livello superiore grazie ad una piccola aggiunta. La punta del trapano raffigurato nel cartellone la si vede spuntare dal muro, mescolando bidimensionale e tridimensionale. Una campagna per promuovere un comune attrezzo da lavoro diventa così divertente e sorprendente.
Cosa hanno a che vedere una tazza da caffè caldo ed un tipico tombino di New York? Apparentemente nulla, ma entrambi sono fumanti. Su questa idea l’agenzia Saatchi & Saatchi ha concepito questa campagna pubblicitaria che ha avuto una grande risonanza. Tutto si basa su un’accoppiata improbabile ma che funziona! Sull’odore non si poteva fare molto, ma l’effetto è indiscutibile!