I grattacieli che svettano oltre il chilometro non entusiasmano più, la nuova frontiera dell’architettura che punta verso l’alto sono i grattacieli rotanti! Edifici concepiti per muoversi cambiando forma non sono frutto di pura immaginazione, probabilmente molto presto saranno realtà. Un nuovo modo di abitare, pensato per non avere sempre la stessa vista: ogni volta che gli occupanti delle varie unità abitative lo desiderano potranno effettuare una rotazione fino a 360°.
Dovrebbe essere concluso nel 2020 a Dubai, in occasione di Expo 2020, il primo edificio costituito da 80 piani che ruotano intorno ad una una colonna centrale. Il progetto era stato avviato nel 2008, ma la sua costruzione non ha ancora avuto inizio. Il progetto prende il nome di Dynamic Tower Hotel ma è conosciuto anche come Da Vinci Tower. La città dei record avrà così un altro importante traguardo!
Il futuristico progetto del grattacielo di Dubai nasce dalla mente dell’architetto italo-israeliano David Fisher, fondatore di Dynamic Architecture Group, un gruppo di progettazione specializzato in architetture in movimento. Si tratta quindi di costruzioni dinamiche, che variano continuamente configurazione, “designed by life, shaped by time” come ha affermato il progettista.
Quello di Dubai sarà il primo grattacielo di questo genere ma Fisher ha già previsto di proporre edifici simili a Londra, Parigi, Mosca e New York.
Il nucleo fisso del grattacielo rotante avrà un ruolo funzionale: è qui che avrà sede l’ascensore che accompagnerà i residenti alle proprie residenze distribuite su 80 piani. Anche le automobili avranno il loro ascensore che le trasporterà in prossimità di ogni abitazione. La rotazione di ogni blocco sarà gestibile comodamente attraverso comandi vocali, si potranno controllare la velocità di rotazione e programmare i movimenti. Si tratterà di una residenza di lusso dove si potranno avere esperienze esclusive in un ambiente dinamico e all’avanguardia. Non c’è da preoccuparsi per gli effetti della rotazione, il movimento è lento e regolabile ed una rotazione a 360° richiede fino a tre ore.
Il progetto della Dynamic Tower si basa su un sistema costruttivo innovativo per queste dimensioni. La torre raggiungerà i 400 metri di altezza e sarà realizzata con una colonna centrale in calcestruzzo, unica componente costruita in opera, intorno alla quale saranno assemblati i vari moduli prefabbricati che giungeranno sul cantiere dopo essere stati prodotti all’interno di stabilimenti. Questo accelererà i tempi di costruzione di circa il 30% rispetto alle tempistiche attuali e alleggerirà i costi per la manodopera. Saranno impiegati prevalenemente materiali leggeri ma resistenti come alluminio, acciaio e fibra di carbonio. L’edificio avrà così un’elevata resistenza sismica.
Un grattacielo con queste caratteristiche avrà bisogno di molta energia elettrica per il suo funzionamento, energia che sarà prodotta direttamente sul posto. Celle solari fotovoltaiche saranno installate sui tetti, mentre 79 turbine eoliche orizzontali saranno presenti ad ogni livello. Il grattacielo sarà dunque autosufficiente dal punto di vista energetico.
Questo innovativo grattacielo sarà il primo edificio in movimento al mondo tra quelli di tali dimensioni. Molti sono i precedenti seppur di portata inferiore. I primi sono ispirati all’idea futurista dell’edificio in movimento. Tra le case rotanti ricordiamo: Villa Girasole, costruita negli anni ‘ 30 nella provincia veronese, la cui rotazione è affidata a dei binari. In Italia non si tratta dell’unico esempio, ce ne sono altre nelle provincie di Parma, Cuneo e Messina, tutte pensate per poter sfruttare il più possibile la luce solare. Di maggiori dimensioni invece edifici come Suite Vollard, nel sud del Brasile, composto da 15 piani che ruotano indipendentemente di 360 gradi, in senso orario o antiorario; l’edificio Kuggen a Göteborg, in Svezia, una struttura circolare la cui facciata in pannelli di ceramica cambia colore e luminosità con il movimento; lo Kiefer Technic Showroom in Austria che cambia facciata nel corso della giornata per sfruttare al meglio sole e ombra; o ancora Casa Eliotrope a Friburgo, una costruzione in legno nel cuore della foresta nera che ruota su se stessa per seguire il percorso del sole.
