Capita a tutti di sentirsi stressati a causa del lavoro, soprattutto in alcuni periodi in cui si ha un maggiore carico di attività da svolgere ed il tempo sembra non bastare mai. L’ansia di non riuscire a fare tutto può compromettere i risultati ma se si impara a gestire bene lo stress se ne può trarre vantaggio. Lo stress che si prova può aiutare infatti ad essere più produttivi. Questo si applica a qualsiasi tipo di attività.
Un giusto livello di stress scatena una reazione chimica che agisce sul cervello e permette di essere più creativi e produttivi. Lo stress è positivo se consente di concentrarsi meglio nel lavoro e raggiungere gli obiettivi prefissati. È quello che viene definito come “stress acuto”, un picco di adrenalina che può essere dovuto ad esempio ad una scadenza.
L’accumulazione o l’eccesso di stress diventa una situazione negativa. Può provocare malessere psicofisico, perdita del sonno, cattivo umore e di conseguenza minare alla produttività sul lavoro. È quello che viene definito “stress cronico” i cui effetti sono logoranti per la persona. Può essere causato da una situazione esterna che non si può controllare, oppure può essere dovuto ad un momento di difficoltà economiche. Se lo stress supera un certo livello diventa controproducente ed impedisce di agire con lucidità. Per questo è importante capire come evitare che ciò accada.
Ci sono molte teorie riguardo alla gestione dello stress da applicare nella tua attività lavorativa. Una di queste è la legge di Yerkes-Dodson o “teoria della U invertita” che individua una correlazione tra rendimento e motivazione. Secondo questa teoria un giusto livello di motivazione migliora il rendimento poiché provoca una sorta di pressione positiva, quando invece la pressione è eccessivamente alta o eccessivamente bassa il rendimento cala. Periodi di stress intenso provocano stanchezza e voglia di abbandonare. La mancanza di stress porta invece a lasciarsi andare, a non dare il giusto impegno. La pressione consente quindi di mantenere la concentrazione, ma deve mantenersi ad un livello sostenibile.
L’obiettivo è dunque mantenere un livello di stress adeguato, in modo da avvertire ogni giorno l’adrenalina che faccia andare avanti in maniera brillante, con un tangibile aumento della produttività. Innanzitutto bisogna impostare dei livelli di importanza e di urgenza per ogni attività da svolgere. Per non farsi assalire dall’ansia la priorità va data a ciò che ha un maggiore livello di importanza ed urgenza. Le urgenze che hanno bassa importanza vengono dopo, ma se si tratta di scadenze non è possibile rimandarle. Le attività che invece non sono né importanti né urgenti possono attendere per cui non devono destare preoccupazione in quanto da essi non dipende il raggiungimento dei propri obiettivi. Un altro modo efficace per alleggerire lo stress consiste nel delegare a terzi dei compiti che non si riesce a svolgere autonomamente. Inoltre, per preservare il proprio benessere è necessario saper dire di no a tutto ciò che può causare una distrazione dagli obiettivi importanti.