Gli italiani amano la propria casa ed amano prendersene cura, soprattutto dopo l’esperienza del lockdown imposto dall’emergenza sanitaria. Una buona fetta della popolazione ha rivalutato il rapporto con la dimensione domestica nell’ultimo periodo ed ha intenzione di apportare migliorie o eseguire lavori. In molti ricorrono al fai da te, ma il professionista rappresenta una certezza per determinati lavori.
Il 62% degli italiani ha in programma un intervento per migliorare la propria casa entro il prossimo anno. Questo dato è contenuto nello Speciale Casa dell’Osservatorio Compass uscito a settembre 2021. L’indagine ha preso in considerazione anche l’impatto del lockdown sulle persone ed il loro rapporto con la casa. In seguito alla pandemia il 71% degli intervistati ha riscoperto infatti il valore affettivo della casa ed il 63% vuole prendersene più cura.
Tra i lavori che gli italiani pensano di effettuare nei prossimi 12 mesi troviamo, in ordine di preferenza, interventi di efficientamento energetico, lavori di ristrutturazione, adozione di dispositivi ed impianti domotici di nuova generazione. Corrisponde al 12% la percentuale di chi, invece, preferirebbe cambiare casa.
Gli incentivi statali su ristrutturazioni ed efficientamento energetico rappresentano una spinta all’avvio dei lavori in casa, ma non sono determinanti. Sebbene l’86% conosca il Superbonus 110% ed il Bonus ristrutturazioni, solo il 25% di questi pensa di usufruirne. Circa un terzo del campione pensa, inoltre, di usufruire di finanziamenti o altre forme di rateizzazione dei pagamenti per pagare i lavori in casa.
Per eseguire piccole riparazioni spesso gli italiani ricorrono al fai da te, sia perché adorano svolgere lavori manuali sia per risparmiare. Nel periodo del lockdown il 50% degli italiani hanno fatto piccole riparazioni e lavori domestici, ma solo il 10% si è appassionato al bricolage a partire da questo periodo particolare. Ad esempio, la metà del campione intervistato ha dichiarato di aver rinnovato i mobili di casa ricorrendo al fai da te nei mesi di chiusura.
Nonostante questo, quando è necessario non esitano a ricorrere all’intervento dei professionisti e sono disposti a pagare il giusto per un lavoro ben fatto. Quando si presenta un problema a tubature o rubinetteria, il 63% degli intervistati dichiara di rivolgersi ad un idraulico, mentre per riparazioni elettriche si rivolge ad un elettricista il 51% del campione. Per i lavori di costruzione è il 58% a rivolgersi ad un muratore. Per il montaggio di mobili, invece, solo 1 italiano su 3 conta su un professionista. Questi dati emergono dallo studio ‘Gli italiani e il Diy’ condotto da MPS Research a giugno 2021.