Meno interventi di nuova costruzione e più recuperi fra i progetti che hanno conseguito il cubo d’oro della giuria di esperti. Crescono le demolizioni e ricostruzioni.
Più edifici fuori dalla provincia. Strutture commerciali insieme alle case e agli hotel. Tante riqualificazioni e demolizioni/ricostruzioni, oltre a tutti gli edifici costruiti ex novo.
Sono molte le novità che il CasaClima 2020 porta con sé, che certificano la crescente realizzazione di spazi sempre più performanti, sani e confortevoli.
Sono stati annunciati venerdì 4 settembre, al NOI Techpark di Bolzano i CasaClima Awards 2020, i premi alle migliori CaseClima certificate l’anno scorso.
Osservando l’elenco dei vincitori ci accorgiamo di come sia in corso un cambiamento, per altro neanche troppo graduale.
La presenza di alberghi e strutture commerciali certifica una sempre maggiore consapevolezza che non riguarda più solo l’abitare, ma ogni luogo in cui passiamo il tempo, così che la garanzia di un benessere dato anche dall’ambiente chiuso, insieme alla consapevolezza del suo impatto sulla natura, sia sempre maggiore.
In secondo luogo, diventa chiaro come l’attenzione per queste tematiche non sia più legata alle sole regioni del Nord. Con CasaClima 2020, l’orizzonte si amplia passando per la Liguria e arrivando a toccare la Calabria. Così da mettere in luce che non sono solo i posti più freddi quelli in cui si conducono studi sul comfort e sulla salubrità degli spazi costruiti, ma anche quelli dove le condizioni sono più favorevoli, dove la tradizione della “casa salubre” ha una storia più breve.
Infine, allineandosi al tanto parlare che si è fatto negli ultimi mesi, la giuria cavalca l’onda del Superbonus al 110% e premia gli sforzi tecnici e tecnologici che possono portare strutture di vecchia data, tramite riqualificazioni e ricostruzioni, a un nuovo splendore, fatto di sostenibilità, salubrità e consapevolezza.
Ecco, quindi, che i vincitori sono estremamente diversi tra loro e, per questo, tutti importanti, perché riflettono le nuove direzioni che il settore sta prendendo:
dalla casa in legno massiccio (CiAsa) progettata dallo studio di architettura Pedevilla Architects di San Vigilio di Marebbe, all’Albergo Centrale di Lamezia Terme, ristrutturato in maniera esemplare su disegno dell’architetto Carlo Carlei. Dall’intervento di riqualificazione energetica del vecchio fienile dell’Innerbachlerhof di Postal studiata dal geometra Mark Pichler, alla filiale di Genova della catena alimentare biologica NaturaSì progettata dall’architetto Mariarita Mariani, fino al rinnovamento urbano condotto da G*AA-Giaquinto Architetti con Casa Riberi a Torino e all’attesissimo premio del pubblico assegnato a Villa Angelino, una villa a Sabaudia di alta qualità architettonica ed energetica.