Benedetta Tagliabue è l’architetta responsabile dell’EMBT di Barcellona, studio internazionale di architettura fondato con il marito Enric Miralles. Si è laureata in architettura all’Università di Venezia nel 1989 e nel 1991, dopo aver vinto il primo premio al concorso Bienal Jóvenes di Barcellona, ha conosciuto Enric Miralles e, poco dopo, hanno cominciato a lavorare assieme.
Il riconoscimento e il respiro internazionale dello studio provengono proprio dalla partecipazione a concorsi e progetti che valicano i confini nazionali, come quello della città di Utrecht. Nel 2000, dopo la morte del marito, Eleonora Tagliabue ha concluso opere emblematiche come il Parlamento di Edimburgo, il parco Diagonal Mar e il Mercato di Santa Caterina di Barcellona.
Sotto la direzione di Benedetta Tagliabue, l’EMBT non ha mai smesso di lavorare, assumendo commesse in tutto il mondo. Di seguito potremmo vedere come l’architetta ha contribuito al miglioramento della società grazie al suo lavoro.
Il Parlamento di Edimburgo è l’opera più iconica dell’EMBT. Dato che il marito Enric è morto prima di terminarne la costruzione, Benedetta ha concluso il progetto. È una struttura unica, il cui segno distintivo sono gli spazi interconnessi. Prendendo ispirazione dal paesaggio scozzese, gli architetti hanno copiato le forme delle barche e i motivi della pittura floreale di Charles Rennie Mackintosh, il più famoso architetto scozzese.
Nonostante le polemiche (dall’uso nazionalista all’aumento del budget iniziale), oggi il parlamento è considerato un capolavoro del modernismo astratto.
Il Mercato di Santa Caterina è un altro famosissimo lavoro di Benedetta Tagliabue. Il recupero del mercato della Ciutat Vella di Barcellona è l’esempio della trasformazione di uno spazio urbano attraverso gli edifici. Il tetto in ceramica colorata, realizzato con Cerámicas Cumella, è una vera opera d’arte. La permeabilità tra interno ed esterno scardina i limiti della piazza e riabilita il patrimonio storico della città.
Il complesso dell’università di Vigo ha cambiato in meglio la vita degli studenti galiziani. Nel 2004, anno della sua conclusione, ha ricevuto il premio FAD ed è diventato un punto di riferimento per l’architettura galiziana. Ospita servizi comuni, aule, sale per seminari e uffici amministrativi. La sua ubicazione e la topografia enfatizzano le caratteristiche naturali del luogo, mentre gli interni sono studiati per garantire agli studenti il massimo silenzio. La texture e il colore della struttura esterna in cemento a vista si abbinano ai listoni in legno scuro della facciata.
I negozi della marca di scarpe Camper sono stati creati da vari designer e architetti. Benedetta Tagliabue ha curato d’interno di alcuni, come ad esempio quello del Paseo de Gracia a Barcellona.
Per disegnare gli arredi e la facciata si è ispirata da alcuni profili a forma di scarpa, creando volumi sinuosi rivestiti da specchi realizzati in fibra di vetro con una finitura in pittura semibrillante. Un esempio di come il design può essere applicato agli esercizi commerciali senza perdere la sua essenza.
Il progetto della piazza Vinyes di Lleida è stato concepito come la ricollocazione di uno spazio all’aperto con aree verdi in una zona trafficata. Il nuovo spazio urbano è stato delimitato da punti verdi: alberi, erba e cespugli bassi piantati a mo’ di labirinto. La funzione di quest’area è di aiutare l’organizzazione delle attività all’aperto del quartiere: delineare percorsi pedonali, sistemare le aiuole, inserire una zona gioco per i bambini o definire le aree in cui sedersi.
La biblioteca di Palafolls è un progetto semi-sotterraneo realizzato in un bosco. Per Benedetta Tagliabue l’integrazione dell’edificio nell’ambiente naturale era essenziale e, infatti, il tetto sembra il profilo di una catena montuosa. La struttura dell’edificio è organizzata attorno a un sistema di pilastri indipendenti. All’esterno le pareti creano patii e giardini per la lettura.
Benedetta Tagliabue pensa che il design debba migliorare la società: ecco perché usa la sua creatività per elementi che, a priori, non sembrano molto interessanti dal punti di vista artistico. Questi pannelli acustici che riducono il rumore delle auto nella trafficatissima Gran Via di Barcellona ne sono un esempio.
Conosciuta come “Gas Natural”, la costruzione della Torre Mare Nostrum è stata conclusa nel 2006. La proposta del team capitanato da Benedetta Tagliabue ha primeggiato nel concorso indetto dalla società di gas per la realizzazione della nuova sede. È caratterizzata dalla somma di tre blocchi incastrati tra loro e rivestiti da una “pelle” di vetro che dà armonia all’insieme. L’integrazione con le case del quartiere della Barceloneta è da sottolineare: l’edificio, progettato in orizzontale e non in verticale, dialoga con l’ambiente circostante. L’aggetto è la parte più caratteristica.
Il Parc Diagonal Mar è stata la spinta decisiva per la trasformazione urbanistica della costa nord di Barcellona. Inaugurato nel 2002, fa parte delle opere di recupero della zona industriale iniziate per il Forum Universale delle Culture del 2004. Il parco è stato progettato secondo criteri di sostenibilità ed è quindi autosufficiente. Il progetto dello studio EMBT ottimizza le risorse naturali per la sua manutenzione.