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Decreto Bim: la digitalizzazione in edilizia è sempre più concreta

1 Settembre, 2021
rossella

La disciplina BIM per quanto riguarda gli appalti pubblici è stata aggiornata recentemente attraverso un apposito provvedimento che modifica diversi punti e definisce nuove scadenze per l’adozione del Building Information Modeling. Questo dimostra come l’introduzione di questi strumenti informatici avanzati venga sempre più incentivata per promuovere la digitalizzazione nel settore edile.

Nuovo Decreto BIM in vigore dal 2 agosto 2021

Il nuovo decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e della Mobilità Sostenibile in materia BIM n° 312 del 02 agosto 2021 è entrato in vigore nella stessa data per cui si applica agli affidamenti mediante bandi o avvisi pubblicati dopo questa data oppure agli inviti a presentare le offerte o i preventivi ricevuti dopo questa data. Questo nuovo Decreto integra il cosiddetto decreto “Baratono” n° 560 del 1° dicembre 2017, che regolamenta modalità e tempistiche per l’introduzione progressiva dei metodi e degli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture. Vediamo alcune alcune delle modifiche principali.

Decreto Bim: la digitalizzazione in edilizia è sempre più concreta

Una misura spinta dal Decreto Semplificazioni

Le ultime modifiche al cosiddetto decreto BIM arrivano come risposta al Decreto Legge n° 77/2021, conosciuto anche come decreto Semplificazioni 2021. Nell’art. 48 è prevista infatti l’individuazione di regole e specifiche tecniche per l’uso dei metodi e strumenti elettronici presenti nel Codice dei Contratti Pubblici. Inoltre, le novità introdotte rendono pienamente operativo il sistema per l’uso di metodi e strumenti elettronici. In attuazione del DL Semplificazioni 2021 si individuano anche i criteri premiali per l’uso del BIM che le stazioni appaltanti possono utilizzare per l’aggiudicazione.

Nuove scadenze per la digitalizzazione degli appalti pubblici

Nel nuovo decreto sono stabiliti i tempi di adozione obbligatoria del BIM negli appalti pubblici, tempistiche che tengono conto del particolare contesto dovuto alla pandemia che ha rallentato il processo di digitalizzazione nelle Amministrazioni. Le nuove scadenze sono previste per interventi di nuova costruzione ed interventi su costruzioni esistenti, ad eccezione delle opere di ordinaria manutenzione.
Per le opere di importo a base di gara pari o superiore a 15 milioni di euro il BIM diventa obbligatorio a partire dal 1° gennaio 2022.
L’obbligo è posticipato di anno e dunque al 1° gennaio 2023 per le opere di importo a base di gara pari o superiore alla soglia di cui all’articolo 35 del Codice dei contratti pubblici, corrispondenti a 5,35 milioni per gli appalti pubblici di lavori e per le concessioni.
Slitta invece al 1° gennaio 2025 l’obbligatorietà del BIM per le opere di importo a base di gara pari o superiore a 1 milione di euro.

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