La produzione di calcestruzzo, così ampiamente utilizzato nelle costruzioni, purtroppo è causa dell’emissione di grossi quantitativi di sostanze inquinanti nell’ambiente. Una percentuale corrispondente a circa l’8% delle emissioni mondiali di CO2. Per rendere il calcestruzzo più sostenibile è stato messo a punto il Geopolymer Concrete, che possiamo tradurre come calcestruzzo geopolimerico, contenente sostanze alternative a quello tradizionale.
Solo per quanto riguarda il processo di produzione il cemento geopolimerico ha un’impronta CO2 inferiore di almeno il 70% rispetto al cemento tradizionale. Possiamo quindi considerarlo un cemento sostenibile, che potrebbe diventare per il futuro un sostituto molto interessante al cemento usato fino ad oggi nelle costruzioni di tutto il mondo. L’impiego di questo innovativo tipo di calcestruzzo nelle nuove costruzioni contribuirebbe, inoltre, ad abbassare sensibilmente le emissioni nocive in atmosfera. Il calcestruzzo geopolimerico è in sostanza di un cemento in cui il tradizionale Portland viene sostituito da una miscela a ridotto impatto ambientale. La miscela utilizzata è un agglomerato di polimeri inorganici costituiti da minerali ed ottenuto da scarti di lavorazioni industriali. Si tratta di leganti a bassa emissione di CO2 che possono essere prodotti riutilizzando materiali come le ceneri provenienti da centrali elettriche alimentate a carbone o scorie prodotte da altiforni.
L’impiego del calcestruzzo geopolimerico apporta una serie di vantaggi nelle costruzioni. Condivide le qualità costruttive del calcestruzzo tradizionale, ma non utilizzando il portland è più resistente e meno permeabile. Ha la capacità di resistere a temperature elevate ed all’abrasione chimica. Si tratta di un prodotto vantaggioso da un punto di vista economico poiché realizzato con materiali di scarto, ma anche per quanto riguarda la sostenibilità, poiché riutilizza elementi altrimenti destinati allo smaltimento.
Il calcestruzzo geopolimerico non è esattamente una novità nel panorama dei materiali da costruzione. È già stato utilizzato per costruire alcuni edifici e per realizzare delle componenti per infrastrutture come ferrovie ed aeroporti. Nonostante siano noti i vantaggi ed i benefici di questo materiale, la ricerca per migliorarlo non si è ancora fermata. A causa della presenza di piccole percentuali di materiali sintetici nella miscela, si sta ancora lavorando per appurare se il suo utilizzo può creare delle problematiche per la salute umana. Il composto potrebbe essere potenzialmente tossico non essendo naturale al 100%.
Per creare un prodotto conforme agli standard di sicurezza e rispettoso dell’ambiente, diverse aziende stanno lavorando alla ricerca di una composizione totalmente innocua. Ad esempio, una startup norvegese ha recentemente sviluppato la propria versione di calcestruzzo geopolimerico innovativo e sicuro, con bassa emissione di CO2. Nella loro versione sono impiegati scarti industriali con basso rischio radiologico. Se si prosegue per questa strada, in futuro il calcestruzzo geopolimerico potrebbe essere sempre più utilizzato, considerata l’importanza che lo sviluppo e l’utilizzo di materiali sostenibili riveste nell’ambito dell’edilizia.