Negli ultimi mesi gli incentivi fiscali e gli aiuti per professionisti ed imprese hanno subito molte variazioni. Il governo si è dato da fare per dare sostegno ai lavoratori penalizzati da un periodo di stasi senza precedenti.
Per non lasciarci sfuggire niente abbiamo riassunto quelli in vigore in questo periodo di nuova normalità.
Continua ad essere incentivato il ricorso al lavoro agile. In particolare, lo smart working è un diritto per i lavoratori dipendenti del settore privato con almeno un figlio di età inferiore ai 14 anni. Il governo, consapevole della necessità dei genitori lavoratori di accudire i propri figli di età inferiore ai 12 anni, inoltre ha innalzato a 30 giorni il congedo per questa fascia di dipendenti privati fino al 31 luglio 2020, con indennità pari al 50% della retribuzione.
Per quanto riguarda tutte le spese sostenute per la riapertura in sicurezza degli esercizi aperti al pubblico viene riconosciuto un credito di imposta del 60%, fino ad una somma di 80.000 €. Il credito viene concesso anche per interventi di sanificazione degli ambienti di lavoro. Inoltre, i dispositivi di protezione individuale dei lavoratori come mascherine e gel idroalcolici sono esenti IVA fino al 31 dicembre 2020.
In questi ultimi mesi sono stati sospesi o rinviati diversi versamenti e tributi.
Liquidazione dell’imposta di bollo
Una delle procedure rinviate è l’integrazione attraverso procedura automatizzata dell’imposta di bollo dovuta sulle fatture elettroniche che non recano l’annotazione di assolvimento dell’imposta. Si potrà attendere fino al 1° gennaio 2021.Precompilata IVA
Come conseguenza della proroga per la trasmissione telematica dei corrispettivi, la precompilata IVA è rinviata al 1° gennaio 2021.
730 precompilato
Slitta dal 23 luglio al 30 settembre 2020 la scadenza per l’invio del 730 precompilato.
Versamento dell’imposta di bollo su fatture elettroniche
Se l’ammontare dell’imposta dovuta per le fatture elettroniche emesse nel primo trimestre solare dell’anno è inferiore a 250 € (ma sommandola a quella del secondo trimestre è superiore a 250€), il versamento si va a sommare al secondo trimestre. Se anche considerando l’imposta dovuta per le fatture emesse nel secondo trimestre, l’importo totale da versare rimane inferiore a 250 €, il versamento dell’imposta relativa al primo e secondo trimestre può essere effettuato nei termini previsti per il terzo trimestre.
Versamento dell’IRAP
L’Irap dovuta per il 2019 e la prima rata di acconto dovuta per il 2020 non dovranno essere corrisposte dalle imprese e dai lavoratori autonomi con fatturato non superiore a 250 milioni di euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto-legge. Trattandosi di un’esenzione, lo stesso importo non versato in acconto non dovrà essere versato a saldo nel 2021.
Rimane invece l’obbligo al versamento degli acconti per il periodo di imposta 2019.
Sospensione versamenti
Fino al 16 settembre 2020 sono sospesi i versamenti sulle ritenute alla fonte per redditi di lavoro dipendente e assimilati, alle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, all’imposta sul valore aggiunto, ai contributi previdenziali e assistenziali, ai premi per l’assicurazione obbligatoria, a favore dei soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione e degli enti non commerciali. I versamenti possono avvenire anche in quattro rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 settembre 2020.
Per titolari di attività d’impresa e di lavoro autonomo il “decreto Rilancio” (Decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020) ha messo a disposizione un contributo a fondo perduto. Una somma che non si è tenuti a restituire ed il cui importo è stabilito in base al calo del fatturato causato dall’epidemia di Coronavirus. Il contributo ricevuto non va incluso nei redditi e quindi non viene tassato. Un’ottima opportunità per avere un po’ di liquidità.
La richiesta per via telematica si può presentare dal 15 giugno al 13 agosto 2020. Per eredi invece le date di presentazione vanno dal dal 25 giugno al 24 agosto 2020.
La condizione per ricevere il bonus è non aver conseguito nel 2019 un ammontare di ricavi e compensi superiore a 5 milioni di euro.
A questo si somma una delle tre condizioni seguenti:
Attraverso il Decreto Rilancio sono stati istituiti dei fondi per il rilancio dell’economia. Tra questi:
L’accesso ad ognuno di questi fondi naturalmente è soggetto a specifici requisiti. A seconda del proprio business si potrà vedere quali di questi fondi possono essere una reale opportunità, facendosi consigliare dal proprio consulente di fiducia.
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