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Dubai Frame: la cornice più grande del mondo

20 Febbraio, 2018
raffaela

I turisti in vacanza a Dubai avranno un nuovo e insolito punto di vista da cui ammirare l’orizzonte in continua espansione dell’Emirato: il Dubai Frame dell’architetto Fernando Donis. La cornice più grande del mondo ha appena aperto i battenti nella città in cui si pensa e si costruisce tutto “alla grande”. Dubai auspica che la cornice diventi un’attrazione: nel piano inferiore c’è un museo che racconta lo sviluppo di Dubai da semplice cittadina di pescatori a meta di turismo mondiale, mentre un video mostra come potrebbe diventare l’Emirato del 2050.

L’architetto

Fernando Doris, architetto messicano che vive a Rotterdam, ha vinto nel 2009 il concorso nazionale per disegnare la struttura, e la sua idea è stata scelta tra i 926 progetti presentati ai ThyssenKrupp Elevator Architecture Awards, patrocinati dall’ente di Dubai responsabile della costruzione della struttura. La proposta di Donis, chiamata appunto Dubai Frame, si basa su due torri parallele unite da una piattaforma di osservazione, un progetto simile a quello che l’architetto aveva già proposto per Londra.

Proprietà intellettuale

I termini degli ThyssenKrupp Elevator Architecture Awards erano chiari. Il progetto del vincitore sarebbe stato patrocinato dalla città di Dubai e realizzato solo dopo la firma del contratto da parte di entrambe le parti. Il proprietario del progetto ne conserverà i diritti di autore e, senza la sua autorizzazione, non potrà essere riprodotto nemmeno parzialmente.

La costruzione dell’edificio, durata quasi 10 anni, non è stata risparmiata da controversie. In un articolo dello scorso anno, il New York Times svela che l’architetto Fernando Donis ha affermato di non essere stato pagato né di aver ricevuto nessun riconoscimento da parte della città che ha costruito il suo progetto, e ha richiesto che gliene venga riconosciuta la proprietà intellettuale.

Donis ha iniziato le trattative con la città di Dubai ma, nel 2013, ha rifiutato la bozza di accordo preparata, in quanto, secondo lui, erano presenti clausole inaccettabili. Si stipulava ad esempio che Donis non avrebbe potuto citare la struttura nel materiale pubblicitario della sua società, che il suo team non avrebbe partecipato attivamente allo sviluppo e alla costruzione del progetto e il contratto avrebbe potuto essere sciolto dalla città di Dubai in qualsiasi momento. Nonostante il suo rifiuto, la costruzione del Dubai Frame è iniziata l’anno seguente.

Posizione perfetta

L’ubicazione della cornice rettangolare gigante è stata scelta con cura, in modo da offrire ai turisti la migliore vista sulla Dubai vecchia, su quella nuova e sul Zabeel Park Stargate, un parco di divertimenti educativo che si trova vicino all’ingresso 4 del parco Zabeel, nel cuore di Dubai, e che si stima sarà visitato da circa 2 milioni di turisti all’anno.

La costruzione

La costruzione, costata 43,5 milioni di dollari, è stata terminata in circa 10 anni. Il Dubai Frame è fatto di vetro, acciaio, alluminio e cemento armato. È formato da 4 torri collegate tra loro che creano una passerella a 150 metri d’altezza, su cui si trova un belvedere largo 93 metri. I visitatori potranno arrivare in cima ai 48 piani dell’edificio, dove dei pannelli di vetro gli consentiranno di galleggiare sulla città e godere di una magnifica vista sulle due Dubai.

Città incorniciata

È stato pensato per fungere come osservatorio da cui guardare i punti di riferimento che distinguono la Dubai moderna da un lato (l’Emirates Towers o il Burj Khalifa, l’edificio più alto del mondo) e quella più antica dall’altro (Deira, Umm Harare e Karama). Vi si accede tramite un ascensore progettato dalla nota società tedesca Thyssenkrupp. Una galleria di neon invita i turisti a godere della realtà aumentata sulla storia e sul futuro della città.

Luci nella notte

I pannelli che ricoprono la superficie della cornice sono vetri fotovoltaici dorati della società spagnola Onyx Solar di Avila, che ha contribuito al progetto integrando nella facciata 1.200 metri quadri di vetro in silicio amorfo. Il vetro, color oro, è un triplo laminato con trasparenza al 20% e ha sostituito la facciata bianca e senza decorazioni prevista nel progetto originale dell’architetto. La potenza di voltaggio totale raggiunge i 38 kWp. Il motivo prende spunto dal logo di Dubai Expo 2020. Se la cornice di Dubai brilla di giorno per il riflesso del sole, di notte l’edificio illuminato è ancora più spettacolare.

Museo di storia

Al suo interno troviamo vari negozi; uno spazio aperto al pubblico per eventi e fiere, feste, concerti; un teatro; sale conferenza; un museo e installazioni artistiche. Le ombre, la foschia, gli odori e il movimento creano l’atmosfera perfetta per immergersi nell’ambiente, e dalla cima della struttura si può ammirare il panorama di Dubai. Nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, in cui lusso e stravaganze non hanno limite e l’architettura moderna è sempre più presente nei grattacieli, non poteva andare diversamente.

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