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Green pass: chi ha l'obbligo di averlo per lavorare

21 Settembre, 2021
rossella

Con l'approvazione del “Decreto green pass” (DECRETO-LEGGE 21 settembre 2021, n. 127), a partire dal 15 ottobre la certificazione verde diventa obbligatoria nei luoghi di lavoro, non solo in quelli pubblici ma anche in quelli privati.

Come avere il green pass

Ci sono essenzialmente tre modi per ottenere il green pass. 

  • Essere guariti dal Covid-19 da non più di nove mesi, oppure essere guariti ed aver ricevuto la prima dose di vaccino. La certificazione avrà validità dopo 15 giorni dalla somministrazione e fino a un anno dalla guarigione.
  • Effettuare un test anticovid con risultato negativo. Il tampone antigenico ha durata di 48 ore dal prelievo, quello molecolare 72.
  • Essere vaccinati. In questo caso si ottiene il green pass dopo 15 giorni dalla prima somministrazione. Il green pass ha validità di un anno dalla data dell'ultima somministrazione, anche per i vaccini con dose unica.

Gli esenti dall'obbligo di green pass devono possedere un'apposita certificazione.

Green pass: chi ha l'obbligo di averlo per lavorare

Dove il green pass è obbligatorio per lavorare nel nostro settore

Per accedere a tutti i luoghi di lavoro sarà indispensabile avere in mano la certificazione verde che può essere richiesta per controlli, non solo nell'ambito pubblico ma anche nel privato. L'obbligo coinvolge quindi anche studi professionali e partite iva, i fornitori e gli artigiani che lavorano nel pubblico o nel privato. Quindi idraulici, elettricisti, imbianchini, architetti, geometri, montatori di mobili e tutte le altre figure professionali che hanno contatto con i clienti, con colleghi o fornitori dovranno avere il green pass per poter lavorare.

Chi non ha il green pass viene licenziato?

A partire dal 15 ottobre 2021 chi non ha il green pass rischia la sospensione dello stipendio, sia nel pubblico che nel privato, essendo considerati assenti senza diritto alla retribuzione. Non si rischia comunque il licenziamento. Le imprese con meno di 15 dipendenti sospendono il dipendente che per cinque giorni non ha presentato il green pass e possono sostituire il lavoratore per un periodo inferiore a 10 giorni. Il lavoratore non viene licenziato e potrà tornare a lavorare dopo il 31 dicembre 2021, termine dello stato di emergenza. 

Si rischiano sanzioni se non si ha la certificazione verde?

Sono previste inoltre delle sanzioni pecuniarie per i lavoratori che non possiedono il green pass. Le multe vanno da 600 a 1.500 €. Allo stesso modo per i datori di lavoro che non verificano il rispetto delle regole è prevista una sanzione compresa tra 400 e 1.000 €.Pene più severe per chi presenta una certificazione verde falsa o appartenente ad un’altra persona .

Chi controlla?

Un importante nodo è a chi spetta il controllo dei green pass. I datori di lavoro sono tenuti a controllare il possesso della certificazione dei propri dipendenti. I lavoratori autonomi invece devono risponderne in prima persona. Se un artigiano va a casa di un cliente per eseguire un lavoro, il cliente ha la facoltà di chiedere il green pass e verificare la validità scansionando il QR-code con l’app Verifica19.

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