Quando le prime superfici dalle proprietà antibatteriche hanno cominciato a comparire sul mercato, pensiamo soprattutto per il rivestimento di bagni e cucine, il coronavirus era ancora una proiezione da film di fantascienza. Tuttavia, ora che la pandemia da Covid-19 ha messo in luce le fragilità della nostra casa, questo comparto (che già aveva fatto la sua comparsa nelle fiere internazionali, comprese le ultime due edizioni del Cersaie di Bologna) è in rapida ascesa.
Leghe in rame e argento, miscele di quarzi e resine resistenti ai graffi (e quindi alle abrasioni, in cui possono annidarsi germi e batteri), così come ceramiche e gres o film protettivi da applicare a supporti esistenti sono il cuore della ricerca di innumerevoli case di produzione e i brevetti si moltiplicano. Un aiuto per i privati che vogliono investire non solo sull’estetica, ma su un buon risultato nella sanificazione della propria casa o di qualsiasi ambiente indoor (visto che molti di questi materiali hanno debuttato proprio come supporto all’industria per la preparazione dei cibi o a quella di lavorazione di dispositivi sanitari).
Perché consigliare un materiale antibatterico?
I privati italiani sono sempre più coscienti del fatto che l’ambiente casalingo nasconda molteplici inside e l’esperienza che viviamo con il Covid-19 ha aumentato notevolmente questa loro coscienza. Ovviamente una buona pulizia è una ottima soluzione per eliminare germi e batteri ma sempre più committenti desiderano di potersi liberare dai prodotti chimici e le superfici antibatteriche sono sicuramente un’ottima scelta perché offrono alti standard di pulizia preservando allo stesso tempo la qualità dell’aria.
Come agiscono le superfici antibatteriche e quali consigliare ai tuoi clienti?
Idrorepellenza (per non assorbire sostanze); proprietà antimacchia e autopulenti; composizioni con ioni d’argento, calce e altre componenti dalle caratteristiche antibatteriche e antifungine. E ancora: sistemi di rivestimento posabili in soluzione continue, senza fughe e per gli arredi, rigorosamente, forme e design che permettono ai mobili di stare sollevati da terra. Fra le diverse proposte del mercato, ecco qualche consiglio per orientarti e orientare i tuoi clienti:
1.La ceramica fotocatalitica, realizzata con materiali ecoattivi, permette la disgregazione e la trasformazione delle sostanze nocive attraverso la luce. Come avviene in natura per un albero. Per fare un esempio, fra i prodotti in commercio, ACTIVE Clean Air and Antibacterial Ceramic di Iris Ceramica è il brevetto di una piastrella che viene prodotta con l’applicazione a temperatura elevata di particelle micrometriche di biossido di titanio (TiO2) che, sfruttando il processo di fotocatalisi attivato dalla luce solare o da luce artificiale, permette di realizzare lastre in ceramica tecnica, per rivestimenti a pavimento e parete, antinquinanti ed antibatteriche, che concorrono in modo efficace a migliorare la qualità della vita.
2.Il gres porcellanato è considerato tra i materiali più interessanti per le proprietà atossiche e igieniche, poiché non trattiene impurità, polvere e muffe ed è facile da trattare con detergenti chimici. Casalgrande Padana propone la linea di rivestimenti in gres porcellanato Bios Antibacterial, capace di abbattere al 99,9% i principali ceppi batterici dell’indoor.
3.Le idropitture sanificanti colorano e agiscono sulla presenza di elementi patogeni, impedendone la proliferazione. Inoltre, contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria indoor,abbattendo i livelli di formaldeide.Fra i prodotti in commercio, Weber proponeweber.deko pure, in grado di eliminare più dell’80% di formaldeide che si trova negli ambienti.L’efficacia è garantita otto anni.
4.Le leghe in rame e argento sono ideali per ricoprire maniglie e altre superfici di contatto: la loro capacità antibatterica è confermata da numerose ricerche. KeraSan+Tech la nuova finitura protettiva sviluppato da Kerasan con ricercatori universitari, è studiata ad esempio per essere applicata sui sanitari in ceramica. Una soluzione cristallina arricchita di Nitrato d’Argento applicabile su sanitari prima della cottura. Una soluzione che, portata a 1.280°, mantiene le proprietà antibatteriche dell’argento oltre a creare un film protettivo inattaccabile da micro-organismi e calcare.
5.Le solid surface (come il Corian o lo Staron) sono composti minerali che possono essere impiegate per superfici continue. Oltre a proprietà di resistenza a urti e abrasioni e durevolezza rispetto agli sbalzi termici, si tratta di prodotti posabili con abbattimento delle fughe ed eliminazione di interstizi in cui si possono annidare polvere e residui. Indicati anche per i rivestimenti dei piani cucina. Fra le tecnologie, DuPont Corian è un materiale non poroso. È compatto in tutto lo spessore e può essere installato con giunzioni impercettibili che rendono la superficie assolutamente igienica. Non consente la crescita di funghi e batteri e le sue caratteristiche igieniche sono state certificate da un laboratorio indipendente. Il brevetto Krion di Porcelanosa, rivestimento solido non poroso, ha proprietà antibatteriche. Resistente e durevole, è semplice da manutenere.
6.I derivati della calce sono prodotti antichissimi, naturali ed ecologici. Privi di additivi chimici, assicurano ambienti salubri. Tra le proposte in commercio Calceterra, di Elekta, è a base di calce e marmo bianco di Carrara, resiste all’attacco di muffe e batteri e contribuisce a regolare il microclima dell’ambiente.